Identificata la causa che ha portato alla moria di delfini in Toscana

Le analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale «lasciano pochi dubbi», è il Morbillivirus dei cetacei

[9 Agosto 2019]

Da gennaio ad agosto 2019 sulle coste della Toscana sono stati recuperati 37 cetacei spiaggiati (l’ultimo proprio questa mattina, rinvenuto davanti alla foce del Serchio), un dato statisticamente che non sorprende guardando all’intero periodo ma che mostra un forte elemento di preoccupazione: dal mese di giugno si registra un picco, con ben 21 delfini piaggiati, oltre la metà di quelli rinvenuti dall’inizio dell’anno. Come mai? La risposta più probabile sembra essere quella di un’epidemia causata dal Morbillivirus.

L’unità operativa Toscana Nord dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana ha trasmesso all’assessorato regionale all’Ambiente l’esito delle analisi degli organi prelevati da 4 delfini rinvenuti poco dopo il decesso, tutti ritrovati sulle coste toscane nei mesi di giugno e luglio 2019, mostrando «una importante positività per il Morbillivirus dei cetacei (CeMV)», secondo quanto riportato nella relazione. Tutti e quattro i soggetti, dunque, sono risultati positivi al virus CeMV, che colpisce soltanto i cetacei ed è patogeno solo per questi animali.

«Le indagini istologiche ed in parte quelle batteriologiche risultano ancora in corso – si legge ancora nella relazione – ma i dati preliminari sembrerebbero confermare il sospetto diagnostico per CeMV. Il riscontro di morbillivirus nei mammiferi marini spiaggiati in Toscana non è una novità; già nel 2013 e ancora nel 2016 si è assistito ad importanti epidemie di tale virosi che però hanno interessato principalmente la specie Stenella striata». La relazione si conclude ricordando che «ulteriori indagini di epidemiologia molecolare, per stabilire una eventuale correlazione tra le epidemie del 2013 e del 2016 sono in corso sugli stipiti virali isolati».

«L’esito delle analisi batteriologiche delle prime 4 autopsie sembra andare in un’unica direzione, la presenza di Morbillivirus CeMV – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Federica Fratoni – E’ una risposta che in qualche modo ci aspettavamo, ma che non può certo rallegrarci visto che nel 2013 il  Morbillivirus CeMV causò la morte di molti delfini. Si tratta di un virus pericoloso esclusivamente per i cetacei, che i delfini si trasmettono attraverso il contatto fisico. Dunque al momento non sembrano esserci pericoli ambientali, tuttavia è triste prendere atto di quanto sta avvenendo e sentirsi impotenti davanti alla morte di queste splendide creature. Attendiamo l’esito della altre 4 autopsie effettuate e delle analisi ecotossicologiche portate avanti dall’Università di Siena su richiesta della Regione Toscana, ma le analisi del primo gruppo non lasciano spazio a molti dubbi».