Il mare più bello 2019 in Toscana: 5 vele ai comprensori Maremma Toscana e Costa d’Argento

Buoni risultati anche per l’Arcipelago Toscano, ma può fare meglio

[12 Giugno 2019]

Questa mattina a Roma a villa Celimontana nell’ambito del workshop conclusivo del progetto MedSeaLitter, Legambiente e Touring Club Italiano hanno presentato “Il mare più bello 2019” e al circolo Festambiente di Legambiente sottolineano  che «La guida che quest’anno assegna il riconoscimento delle 5 vele a ben 7 comprensori turistici di cui due vedono la nostra Maremma ancora una volta protagonista: il comprensorio Maremma Toscana guidato da Castiglione della Pescaia e quello Costa d’Argento guidato dall’Isola del Giglio. Anche quest’anno, il nostro territorio ha dato risposte all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale attraverso soluzioni avanzate e tante buone pratiche concrete sulle gettare le basi per avviare il processo di transizione ecologica. E se la selezione proposta dalla guida si basa sulla valorizzazione del paesaggio, del patrimonio artistico culturale, delle economie produttive dei territori e sulla tutela dell’ambiente in particolar modo attraverso la lotta alla plastica, la Maremma ha dato prova ancora una volta di essere uno dei tanti cuori pulsanti green del nostro Paese oltre che un modello su cui puntare».

Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, aggiunge: «La Maremma,  con i comprensori Maremma Toscana e Costa d’argento si aggiudica le 5 vele di Legambiente, aggiungendo un importante tassello alla battaglia in favore dell’ambiente che le nostre amministrazioni stano mettendo in pratica. I due comprensori, infatti, non sono stati premiati solo per la bellezza dei litorali ma anche per l’impegno significativo che le amministrazioni hanno dimostrato nei confronti della tutela della biodiversità, a partire dal Parco della Maremma, passando da quello dell’Arcipelago toscano, dalla Diaccia Botrona fino ad arrivare al Santuario dei cetacei. La Maremma sta puntando con determinazione su un turismo sempre più sostenibile e accessibile, rendendo il nostro territorio un vero e proprio laboratorio a cielo aperto di buone pratiche in tal senso. Importante è anche la lotta senza quartiere alla plastica che realtà come Castiglione della Pescaia hanno promosso e sostenuto sin dal primo momento. Questo riconoscimento, pertanto, deve rappresentare allo stesso momento un traguardo e una nuova partenza. Per limitare le conseguenze della presenza massiccia della plastica in mare e sulle nostre coste la Maremma deve continuare su questa strada e dare seguito ad una strategia ben precisa e strutturata per eliminare in maniera definitiva la plastica usa e getta, favorendo ancor di più la transizione ecologica della costa maremmana e contribuendo concretamente a salvare il mare e le nostre coste. A nome di Legambiente con orgoglio abbraccio simbolicamente i comuni di Capalbio, Castiglione della Pescaia, Follonica, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Monte Argentario, Orbetello, Scarlino e Massa Marittima (selezionata nella classifica comprensori lacustri a 5 vele) e invito gli amministratori a continuare a percorrere con noi la strada della sostenibilità».

Risultati che vengono commentati anche da Legambiente Arcipelago Toscano: «L’Arcipelago Toscano esce ancora una volta bene dalla classifica della guida le vele di Legambiente e Touring Club: 5 Vele all’Isola del Giglio con la Costa d’Argento, 4 Vele a Capraia premiata per l’istituzione dell’area marina protetta e per le nuove iniziative ambientali che la vedono al centro. Bene anche l’isola d’Elba che con ben 4 Comuni (Marciana Marina, Campo nell’Elba, Capoliveri e Porto Azzurro) svetta nella nuova categoria dei comuni “plastic free” dei comuni “plastic free”, cioè che hanno adottato misure per ridurre la plastica monouso sul proprio territorio. In realtà l’Isola d’Elba ha sfiorato per un soffio le 4 Vele e resta complessivamente a 3 perché non ha ancora riavviato l’iter per istituire l’area marina protetta (Giglio ha quella di Giannutri, anche se con non pochi problemi) e per la carenza depurativa che caratterizza ancora alcuni comuni e frazioni e che emerge durante i controlli annuali di Goletta Verde. Migliorano fortemente le performance della raccolta differenziata, ma anche qui i Comuni meno efficienti penalizzano l’intero comprensorio turistico elbano. L’atro punto dolente sono i trasporti pubblici. L’Isola d’Elba non ha niente da invidiare ad altri comprensori turistici con 5 o 4 vele e basterebbe fare poco, recuperando i ritardi con vere politiche comprensoriali, per arrivare facilmente a conquistare le 4 vele e le 5 vele».