Riceviamo e pubblichiamo

Il Wwf si schiera contro le fake news sul lupo in Toscana: «Necessaria corretta informazione»

L'esperienza sul campo dimostra che la convivenza con l’uomo è un obiettivo pienamente raggiungibile

[4 Marzo 2019]

Il Wwf Siena considera non più tollerabile l’atteggiamento provocatorio e antiscientifico che diverse testate giornalistiche hanno dimostrato in più occasioni riguardo alla “questione lupo”. La nostra e molte altre associazioni del territorio credono nell’importanza del ritorno del predatore nelle nostre foreste e campagne; la presenza del lupo è un fattore positivo per il controllo delle varie specie di ungulati che si riproducono in modo incontrollato, e che sono fra le sue fonti principali di cibo.

Sicuramente riteniamo un problema il rischio che il predatore rappresenta per una parte degli animali degli allevamenti agricoli, ma grazie all’esperienza siamo consapevoli che vi siano soluzioni facilmente realizzabili per rendere la pastorizia tradizionale sicura e proficua, e che richiedono solo la buona volontà e l’aiuto delle istituzioni preposte. Tali soluzioni sono già state applicate con successo in diverse parti d’Italia e anche in Toscana.

Le continue falsità ed esagerazioni che vengono riportate in articoli di vari quotidiani, come La Nazione o il recente articolo di Chiantisette, creano un allarme ingiustificato nella popolazione e danno alla figura del lupo caratteristiche prive di fondamento.

Il lupo, lo ribadiamo con forza, non è mai stato reintrodotto, ma si è lentamente diffuso in tutta la penisola, perché protetto da decenni, e per l’abbondanza delle sue prede. Sono oltre 150 anni che non si registrano attacchi all’uomo, e le testimonianze di attacchi precedenti sono fortemente dubbie.

Come Wwf Siena chiediamo una corretta informazione, che non si basi sul sensazionalismo o sul sentito dire ma sulle testimonianze degli esperti e di coloro che monitorano e studiano il lupo con professionalità, coscienza ed esperienza. Chiediamo anche alle istituzioni un aiuto concreto per risolvere il conflitto e i problemi che il predatore crea agli allevatori. C’è già proprio sul nostro territorio un’associazione dal nome difesAttiva composta di allevatori “amici del lupo”, che dimostrano con soluzioni efficaci come si possa instaurare una pacifica convivenza tra allevatori e predatore.

La nostra associazione aumenterà lo sforzo per promuovere la verità e la conoscenza del lupo in tutto il territorio, nelle scuole e tra la popolazione.

di Wwf Siena