Illegalità nel Parco Nazionale della Sila, Legambiente Calabria risponde al Commissario

Appello al ministro Galletti: «Nuova governance per rilanciare il progetto del Parco»

[24 Agosto 2015]

La professoressa e Commissario straordinario del Parco della Sila, della cui incapacità a gestire un progetto così complesso ci siamo espressi già in altre occasioni, farebbe meglio ad approfondire competenze e ruolo delle aree protette piuttosto che prodigarsi in cadute di stile e giudizi approssimativi in particolare su Legambiente. Siamo sempre pronti a spiegare alla professoressa cosa un Ente Parco debba fare. Nonostante abbia occupato per troppo tempo la poltrona di presidente e commissario, continua ad ignorare ruolo e responsabilità.

Rispondesse con i fatti alle nostre segnalazioni spiegando l’impegno dell’Ente nel contrastare fenomeni di evidente illegalità ambientale come lo svuotamento del Lago Ampollino da parte di A2A; i tagli abusivi di alberi da parte di imprese boschive oggi sotto processo per quelle attività illegali e illustri ai territori silani ed anche a noi ambientalisti le misure di prevenzione messe in atto per contenere fenomeni di pascolo abusivo; di bracconaggio e uccisione illegale di fauna selvatica e della fruizione incontrollata del campeggio soprattutto durante il ferragosto. È di misure di contrasto alle emergenze che un Ente Parco dovrebbe parlare piuttosto che porsi come associazione di promozione turistica e di marketing territoriale che, sebbene utili, sono ambiti diversi rispetto alle azioni di tutela, valorizzazione e difesa che spettano al parco.

Legambiente Calabria lancia l’appello al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti affinché si proceda al più presto alla nomina del consiglio direttivo dell’Ente Parco e, contestualmente, all’individuazione della terna dei nomi per eleggere il futuro presidente del Parco, di concerto con il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. È necessario puntare su una figura di qualità e competenza, in grado di garantire alla Sila un reale rilancio del progetto del Parco che il territorio ancora aspetta ed in cui ancora crede.

Legambiente Calabria