Sgarbi propone di uccidere i cinghiali “violenti” al posto delle capre

La caprette dell’Isola di Palmaria, Striscia la Notizia, Sgarbi e i biologi

Mori: «Le specie scompaiono, i biologi della conservazione trovano pochissimo spazio sui media»

[14 Novembre 2016]

L’Ordine dei Biologi – Regione Toscana ha chiesto a Emiliano Mori, del Dipartimento scienze della vita dell’università di Siena e noto alla comunità scientifica internazionale ai lettori di greenreport.it per le sue ricerche di cui ci siamo spesso occupati, un parere sul servizio di Edoardo Stoppa, “l’amico degli animali”, trasmesso il 10 novembre da Striscia la Notizia e sulle polemiche sulla gestione delle Capre sull’isola della Palmaria, in Liguria.

La vicenda parte dalle pagine del  Secolo XIX,  che rivendica di aver lanciato l’allarme «A fronte della decisione del Comune di Portovenere, di procedere alla soluzione finale» e  dalla piccola associazione animalista Il cuore degli animali”, fondata e diretta da Loredana Parodi, si è impegnata a battersi per coordinare le proteste.

Mori, che sulla sua pagina Facebook confessa: «Non sono mai stato amante dei programmi di Antonio Ricci…e l’età non migliora i miei intervalli di tolleranza», premette subito una cosa. «Le caprette, carine e simpatiche, sono tra le specie introdotte dall’uomo più pericolose se lasciate libere nell’ambiente, tanto più sulle isole. I biologi della conservazione hanno pubblicato la qualunque con dati scientifici e statisticamente supportati. I danni principali sono a carico delle piante, perché molte di esse sono endemiche sulle isole. E come saprete, le piante supportano gli insetti impollinatori, che sono a loro volta predati dai silvidi, fonte alimentare di molti rapaci e via discorrendo».

Ma cosa succede sull’isola di Palmaria?, Mori spiega che «E’ presente una popolazione (ovviamente introdotta) di caprette, che stanno distruggendo la vegetazione locale.Enti locali lungimiranti hanno iniziato a rimuovere le capre e chi interviene. Edoardo Stoppa lancia un servizio ad hoc per salvare le povere caprette, mandato da Striscia la Notizia in data 10 Novembre 2016. Seppure difficile pensare che sia veramente cosciente dei problemi conservazionistici, ottiene facilmente il sostegno dei gruppi animalisti e di personaggi dello spettacolo, tra cui Vittorio Sgarbi che propone di uccidere i cinghiali, definiti “violenti”, al posto delle capre. Morale della favola…si blocca l’eradicazione».

Secondo Mori e molti biologi, «Questo è uno schiaffo al professionismo di chi fa il nostro lavoro. Si fa vedere in prima serata una buffonata del genere, complimenti! E il pubblico incosciente e inconsapevole dà loro ragione, perché si sa, la gestione della fauna in mano ai professionisti, quelli che hanno studiato per decenni e sudano ogni giorno sangue amaro per fare questo lavoro, genera malcontenti e dissapori. Molto meglio fare campagne mediatiche, magari col tifo della Hunziker o di Belen Rodriguez, che aiutano sempre e sicuramente».

Mori conclude amareggiato: «Le specie scompaiono, i biologi della conservazione trovano pochissimo spazio sui media e poco spazio per dire la loro. E l’immagine di ricerca per l’amico degli animali si rispecchia sempre di più in Edoardo Stoppa… vai a dirlo a quelle specie che risentono del pascolo della capra (che, ricordiamolo per chi se lo fosse perso, NON è naturalmente presente sull’isola!)»