La raganella estinta 137 anni fa in India è viva ed è un nuovo genere

Un anfibio arboreo con abitudini straordinarie è stato riscoperto in India e Cina da The Frog Man

[21 Gennaio 2016]

Un team di scienziati guidato dal  famoso biologo Sathyabhama Das Biju, che  in India è chiamato The Frog Man ha fatto una eccezionale scoperta nelle  giungle del nord-est dell’India: ha ritrovato una raganella che era stata dichiarata estinta ben 137 anni fa e ora si spera che questi anfibi siano in realtà ancora presenti in una vasta area tra la Cina e la  Thailandia.

Gli studi sulla raganella hanno inoltre portato gli scienziati a riclassificarla  come un nuovo genere.

Questo anfibio delle dimensioni di una palla da golf vive nelle cavità degli alberi fino a un’altezza di 6 metri dal suolo e queste sue abitudini arboree potrebbero aver contribuito a tenerla nascosta per tutto questo tempo. Ma altri scienziati pensano che sia passata inosservata per 137 anni semplicemente perché ce ne sono pochissimi esemplari che vivono in una  regione remota.

Ma questa incredibile raganella ha anche altri strani comportamenti:  le femmine depongono le uova fecondate nelle cavità degli alberi piene d’acqua, ma non le abbandonano come fanno di solito  gli anfibi, tornano a trovare i girini e li cibano con le loro uova non fecondate. Diversamente dalla maggior parte delle rane e delle raganelle, gli adulti mangiano anche la vegetazione, invece che solo insetti e larve.

La notizia del ritrovamento della raganella “estinta” è stata data solo in questi giorni, ma alcuni esemplari erano già stati  trovati per caso nel 2007, durante ricerche su altri  animali.

Biju – The Man Frog, che lavora al Systematics Lab dell’università di Delhi,  ha scoperta di 89 delle 350 specie di rane conosciute in India e spiega come è avvenuto l’incontro con questo piccolo essere che riemerge dall’estinzione: «Abbiamo sentito un’orchestra musicale al completo proveniente dalle cime degli alberi. E’ stato magico. Naturalmente abbiamo subito iniziato ad indagare».

Analizzando il DNA, Biju e il suo team hanno ora identificato la raganella “estinta” come un nuovo genere e quindi l’anfibio redivivo ha cambiato anche il suo vecchio nome:  prima di scomparire si chiamava Polypedates jerdonii, dal nome di Thomas Jerdon, lo zoologo britannico che la scoprì nel 1870, da risorta si chiama Frankixalus jerdonii, dopo che l’erpetologo belga Franky Bossuyt, che collabora con il  team di Biju, l’ha studiata e riclassificata alla Vrije Universiteit di Bruxelles. La notizia definitiva della rinascita della raganella estinta e è stata data con la pubblicazione su Plos One dello studio “Frankixalus, a New Rhacophorid Genus of Tree Hole Breeding Frogs with Oophagous Tadpoles”

Anche se dopo quel fortunato incontro  sono state trovate diverse Frankixalus jerdonii in un areale molto più esteso di quanto si pensasse, questi anfibi rischiano ancora l’estinzione.  Biju ha avvertito che il maggior pericolo viene dall’abbattimento delle foreste tropicali per far posto all’’agricoltura e agli insediamenti umani.