La strage di pinguini di Adelia in Antartide, fallita la stagione riproduttiva di 18.000 coppie (VIDEO)

Il Wwf alla Ccamlr: istituire subito nuove aree marine protette per vietare la pesca del krill

[13 Ottobre 2017]

Il Wwf lancia un nuovo allarme per la biodiversità nel Continente ghiacciato: «Una colonia di oltre 18.000 coppie di pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae) nella Terra di Adelia in Antartide, ha subito un catastrofico crollo riproduttivo nel 2017, con solo due pulcini sopravvissuti» e annuncia che la prossima settimana al meeting della Convention on the conservation of antarctic marine living resources (Ccamlr) che si terrà a Hobart, in Australia, chiederà «un’ampia protezione delle acque delle aree dell’Antartico orientale con l’istituzione di una specifica Area Marina Protetta».

L’associazione ambientalista ricorda che «I pinguini di Adelia vivono grazie a una dieta costituita principalmente da krill, i piccoli gamberetti che sono alla base dell’alimentazione di tanti animali antartici. La popolazione di pinguini di Adelia nell’area orientale dell’Antartico è in condizioni generalmente migliori rispetto a quella dell’area della penisola occidentale antartica dove si avverte in maniera più significativa l’effetto del cambiamento climatico. Purtroppo il grave fallimento riproduttivo di questa colonia nella zona orientale sembra legato ad una inusuale estensione dei ghiacci nel periodo estivo, che ha provocato problemi per gli estenuanti spostamenti dei pinguini adulti in cerca di cibo da destinare ai pulcini e che ha prodotto come risultato la morte dei piccoli. Esiste purtroppo il rischio  che questa zona venga anche aperta alla pesca esplorativa di krill, creando una significativa competizione con i pinguini di Adelia per le risorse alimentari , una specie già colpita da due catastrofici fallimenti riproduttivi in quattro anni».

I 25 Stati membri della Ccamlr e l’Ue si riuniranno il 16 ottobre in Tasmania per esaminare la proposta di una nuova area marina protetta nelle acque dell’Antartide orientale presentata già 8 anni fa da Australia e Francia con il sostegno dell’Unione Europea, ma il Wwf avverte che «Le prospettive non sono delle migliori considerando il fatto che la Ccmlr ha da poco varato la più grande area marina dell’Antartide nel Mare di Ross». Ma gli ambientalisti insistono: «Questa nuova area marina protetta è cruciale per garantire un futuro per la fauna selvatica e la biodiversità nella penisola antartica orientale, tra cui in particolare i pinguini di Adelia e i pinguini imperatori. Quattro anni fa, la stessa colonia che all’epoca aveva più di  20.000 coppie, non ha prodotto un singolo pulcino. Un clima insolitamente caldo, seguito da una rapida caduta delle temperature, ha portato molti pulcini alla morte».

Il Wwf sta sostenendo le attività di ricerca condotte da scienziati francesi del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs)che lavorano nella regione dal 2010 e Rod Downie, responsabile del Programma Polare del Wwf International ha sottolineato; «Non possiamo in nessun modo correre il rischio di aprire questa zona alla pesca esplorativa di krill che è l’alimento base dei pinguini. E’ cruciale che  Commissione agisca ora, istituendo una nuova area protetta marina per le acque dell’ Antartico orientale e proteggendo in questo modo la casa dei pinguini».

La proposta originale di ‘area marina protetta dell’Antartide presentata alla Ccamlr comprendeva 7 gigantesche aree marine costiere dell’area dell’Antartico orientale che sono state successivamente ridotte a 4 e la Ccamlr ha anticipato che solo3 – le aree MacRobertson, Drygalski e l’area della regione del Mare  D’Urville Mertz dove è localizzata una colonia nella Petrel Island Adélie – saranno accettate quest’anno. Il Wwf evidenzia che «In particolare la regione del mare D’Urville Mertz deve essere assolutamente tenuta fuori dalla possibilità della pesca del krill perché costituisce una zona di alimentazione e nidificazione per i pinguini di Adelia» e chiede che nei prossimi anni siano realizzate dalla Ccamlr altre 4 Aree marine protette:  Gunnerus, Enderby, la baia di Prydz e Wilkes.

Yan Ropert-Coudert, senior scientist per i pinguini del Cnrs, leader del programma sui pinguini nella Stazione di ricerca Dumont D’Urville, adiacente alla colonia, conclude: «La regione è sottoposta a significativi cambiamenti ambientali che sono legati alla riduzione del ghiacciaio Mertz sin dal 2010. Un’area marina protetta purtroppo non potrà porre rimedio a questi cambiamenti, ma può prevenire gli ulteriori impatti che derivano dalle dirette pressioni antropogeniche, come il turismo e la proposta di apertura alla pesca».

Videogallery

  • Dumont D'Urville 2013