Lotta al legno illegale: Italia seconda nell’Ue per numero di operatori nazionali controllati

Quadruplicate le verifiche dei Carabinieri forestali sugli importatori. 98 sanzioni amministrative e 9 sanzioni penali in 6 mesi di monitoraggio

[25 Luglio 2019]

L’ultimo rapporto dell’United Natoins environment World Conservation Monitoring Centre (Wcmc)fornisce . una panoramica sull’applicazione dell’EU Timber Regulation (EUTR) nei 31 Stati dell’Area Economica Europea (i 28 Stati Ue più Norvegia, Islanda e Liechtenstein) dalla quale emerge che in Itali ci sono circa 20.000  importatori di legno e derivati: il nostro Paese in questo settore dell’import è secondo solo alla Germania, conta 25.000 importatori terza è la Francia con 14.000 importatori.

Cifre e classifiche che trovano una certa corrispondenza nella distribuzione dei controlli effettuati  dalle Autorità nazionali competenti per l’EUTR, compresa Conlegno che propone come ricetta  del buon controllo per contrastare la commercializzazione di legno illegale, causa di ingenti danni al patrimonio forestale mondiale e al settore economico ad esso collegato: «Attività divulgative, corsi di formazione e una piattaforma online dedicata agli operatori della filiera del legno obbligati ad applicare la Due Diligence».

Il regime sanzionatorio nazionale italiano prevede fino a 1 milione di euro per le inadempienze riscontrate in materia di Due Diligence e sanzioni penali quali l’ammenda fino a 50 mila euro con possibilità di procedere al sequestro e l’arresto fino a un anno per chi commercializza legno illegale. Misure sanzionatorie in linea con quelle vigenti in altri Stati membri dove esiste un significativo mercato di legno e derivati, come Regno Unito e Germania.

Secondo i dati del rapporto rapporto WcmcCMC, riportati da Conlegno, «Da luglio a dicembre 2018 in Italia i Carabinieri forestali hanno controllato 755 operatori che commercializzano legno nazionale, numero particolarmente elevato e secondo soltanto a quello della Lituania, con l’applicazione di 11 sanzioni amministrative e l’inoltro di 9 comunicazioni di reato. Anche per i controlli sugli importatori di prodotti extra-comunitari, l’Italia si dimostra in prima linea con 159 operatori ispezionati, il quadruplo rispetto al periodo giugno-novembre dell’anno precedente; meglio del Bel Paese solo la Romania con 177 importatori controllati, seguono invece la Germania con 105 e la Polonia che si ferma a 41. Su questo fronte sono 62 gli operatori italiani risultati sprovvisti di un appropriato sistema di Due Diligence e sottoposti a ben 87 sanzioni amministrative, nonché ad un procedimento di natura penale. Particolare attenzione, infine, anche per i commercianti che distribuiscono legno nazionale; su 42 controlli, infatti, 33 sono risultati sprovvisti di un adeguato sistema di tracciabilità».

Angelo Mariano, responsabile dell’area tecnica Legnok, conclude: «Attualmente, circa 360 aziende italiane del settore del legno e della carta utilizzano gli strumenti di Due Diligence predisposti da Conlegno, Consci della particolare realtà nazionale e del grande lavoro che c’è ancora da fare per attuare pienamente la vigente normativa di contrasto al legno illegale, nel 2018 abbiamo realizzato diverse iniziative volte a migliorare l’efficacia dei servizi proposti e offerto un supporto continuo agli operatori sul corretto uso del nostro sistema di dovuta diligenza, approvato dalla Commissione europea nel 2013. Da allora abbiamo regolarmente aggiornato e migliorato il nostro strumento prioritario: il portale Legnokweb, che offre agli operatori consorziati un percorso guidato nel complesso mondo della Due Diligence».