Morire per l’ambiente nel Delta del Po. L’omicidio di Valerio Verri. Legambiente sconvolta

La guardia ittica assassinata nelle ex Valli del Mezzano. Ferita una guardia provinciale

[9 Aprile 2017]

E’ grandissima la commozione in Legambiente per quello che è accaduto nel delta del Po, dove un assassino in fuga, probabilmente Igor Vaclavic “il russo” che aveva ammazzato il barista Davide Fabbri a Budrio, ha sparato addosso a due persone che stavano facendo vigilanza ambientale nel Delta del Po, uccidendo  un noto attivista del Cigno Verde.

Come spiega  Giacinto De Renzi, presidente del Servizio di vigilanza ambientale di Legambiente Emilia Romagna,  «La nostra guardia del nucleo provinciale di Ferrara dello SVA (Servizio Vigilanza Ambientale) della Legambiente Emilia Romagna si chiamava Valerio Verri ed era in  servizio di vigilanza ittica come usualmente faceva con uno della polizia provinciale di Ferrara, Marco Ravaglia».

La zona dove è avvenuto il fatto sono le ex Valli del Mezzano. Vaclavic, dopo essere sfuggito a un posto di blocco, avrebbe incontrato Verri e Ravaglia mentre effettuavano un pattugliamento di routine e gli ha subito sparato addosso senza che potessero reagire. Verri è morto e il 533nne Ravaglia, un agente della Polizia provinciale iscritto alla Cgil, è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Bufalini di Cesena, è stato operato d’urgenza ed è fuori pericolo.

Una fine insensata, frutto di una ferocia che due persone come Verri e Ravaglia non si aspettavano certo di incontrare nella natura e nella bellezza che salvaguardavano ogni giorno cercando di far rispettare la legge.

Una storia che sembra di altri tempi e che è invece avvenuta nel 2017 in un’area protetta dell’Emilia Romagna, dove una persona perbene ha incontrato una morte insensata solo perchè voleva difendere l’ambiente.

Verri lascia la moglie Silvia, i due figli Emanuele, 38 anni, e Francesca, 29, e due nipotini. La terribile notizia ha scioccato i legambientini dell’Emilia Romagna, dove Verri, 63 anni,  militante del Circolo Legambiente Argenta Delta del Po, era molto conosciuto e apprezzato per  aver trascorso una vita a difendere l’ambiente ma anche per il suo impegno sociale. Attestati di stima, cordoglio e di affettuosa vicinanza alla famiglia  arrivano da tutti i regionali del Cigno Verde e da molti circoli di Legambiente di tutta Italia. «Se ne va tragicamente un volontario di Legambiente – scrive la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni sulla sua pagina Facebook – Il nostro abbraccio va alla moglie e ai due figli».

Legambiente Emilia Romagna è in lutto: «Esprimiamo cordoglio e dolore per l’assassinio del nostro socio Valerio Verri, volontario che prestava attivamente il proprio impegno come Guardia Ecologica. Valerio, residente a Portomaggiore, da tempo svolgeva attività di vigilanza ittica e venatoria nelle zone del ferrarese, spesso in stretto collegamento con la Polizia Provinciale.
E’ stato proprio durante questa sua attività di volontariato a tutela dell’ambiente nella zona del Mezzano, che si è imbattuto nell’assassino, il latitante ricercato dalle forze dell’ordine per la rapina e omicidio ai danni di un barista di Budrio. L’associazione a tutti i livelli, esprime la più forte vicinanza alla famiglia.Allo stesso modo esprime vicinanza a Marco Ravaglia il membro della Polizia Provinciale, ferito dall’assassino, nello stesso episodio. Ravaglia condivideva da tempo rapporti di stima e collaborazione con Valerio Verri».

Il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli, che conosceva molto bene Verri, è sconvolto e ha detto all’Estense: «Valerio si è sempre distinto per passione e disponibilità nella difesa dell’ambiente». Anche per il  sindaco di Ostellato Andrea Marchi, a prevalere sono  «Dolore e costernazione per il gravissimo fatto di sangue che ha visto la morte di una guardia volontaria ed il ferimento di un agente della polizia provinciale a cui vanno i migliori auguri di guarigione. Un pensiero di affetto da parte delle comunità alle loro famiglie»

Per Natale Vitali, segretario generale della Funzione pubblica Cgil Ferrara, «Oggi è una di quelle giornate che faremo fatica a cancellare dai nostri pensieri. Non ci sono parole per alleviare il dolore della famiglia della vittima, alle quali la Funzione Pubblica Cgil provinciale esprime sincero cordoglio. In queste ore, mentre Marco lotta per la sua vita i colleghi delle forze dell’ordine stanno, mettendo a repentaglio la propria vita, cercando di mettere fine alla fuga dell’assassino. Spesso si tende, a torto, a non dare valore al lavoro dei tanti agenti, municipali, provinciali, di ps, carabinieri, finanza, guardie volontarie. I nefasti fatti del giorno mostrano il delicato ruolo che svolgono a presidio del territorio ed a garanzia della sicurezza di noi tutti. Un grande in bocca al lupo a Marco ed alla sua famiglia, un abbraccio alla famiglia dell’agente volontario ucciso».