Nel Lazio la caccia non chiude, posticipata a febbraio per quattro specie

La Lipu a Zingaretti: «Presidente, ritiri la delibera»

[31 Gennaio 2014]

La Lipu-BirdLife Italia si oppone nettamente al prolungamento del periodo di caccia a cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e colombaccio, deliberato ieri dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Il posticipo della chiusura della caccia alla prima decade di febbraio per quattro specie è l’ennesimo e indebito regalo alla lobby del mondo venatorio e un atto che va contro la tutela della biodiversità e la serenità delle persone».

Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-BirdLife Italia, ricorda che «La Regione Lazio è già stata in settembre sconfessata dal Tar, che ha dovuto riformare il calendario venatorio regionale prevedendo la chiusura anticipata della caccia tra fine dicembre e inizio gennaio per molte specie, come aveva chiesto l’Istituto per la Protezione dell’Ambiente, l’Ispra. Ci saremmo aspettati dalla Regione un politica tesa a soddisfare in via prioritaria le esigenze generali, quindi di tutti i cittadini, di tutela e conservazione della fauna ed invece ci troviamo di fronte, come successo negli anni passati, a un’ulteriore concessione al mondo venatorio. Il risultato sarà quello di creare un forte danno e disturbo a molto specie di uccelli che in questo periodo sono già in fase di migrazione verso il nord Europa. Chi spiegherà inoltre, alle tante persone che devono già subire per cinque mesi, nei propri terreni privati, i soprusi e i pericoli legati alla caccia, che nel Lazio la stagione venatoria non si chiude il 31 gennaio ma va avanti fino al 10 febbraio?»

Il presidente della Lipu conclude: «Chiediamo dunque al Presidente del Lazio Nicola Zingaretti di ritirare immediatamente e annullare la delibera che allunga la stagione venatoria di 10 giorni, affinché finalmente, dopo cinque lunghi mesi, la fauna selvatica torni ad essere patrimonio di tutti e non un qualcosa a uso e consumo di pochi. La Regione Lazio si sottragga finalmente al ricatto dei cacciatori e dedichi più attenzione alla natura e alla sicurezza delle persone».