No alla militarizzazione della Forestale, presidio a Montecitorio

CGIL: il governo ha ignorato le proposte per una riforma organica. Solo uno spot elettorale populista

[15 Gennaio 2016]

Oggi, fino alle 19,00, presidio contro la “chiusura” e la militarizzazione del Corpo forestale dello Stato  a Roma in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, organizzato dai  sindacati di categoria Fp Cgil, Fns Cisl, Sapaf, Dirfor, Ugl Cfs e Snf.  Un’iniziativa contro  l’ipotesi di “chiudere il Corpo forestale, metterlo inspiegabilmente al servizio del Ministero della Difesa, militarizzando i 7.000 uomini e donne che lo compongono,  così come dovrebbe prevedere uno dei decreti attuativi della riforma Madia», spiegano i sindacati.

I sindacati avevano chiesto un incontro al presidente del Consiglio Matteo Renzi prima del Consiglio dei ministri di oggi, che dovrebbe decidere l’emanazione del provvedimento che interesserà il futuro del Cfs.

Alla vigilia della manifestazione,   Marco Moroni (Sapaf), Danilo Scipio (Ugl-CFS), ​Andrea Laganà (Snf), Pompeo Mannone (Fns- Cisl), Francesca Fabrizi (Cgil- CFS) e Maurizio Cattoi (Dirfor), avevano detto in un comunicato congiunto: «Prendiamo atto che il Presidente Renzi, nonostante le sollecitazioni politiche e tecniche, ha annunciato l’intenzione di proporre al Consiglio dei Ministri, convocato ​per il 15 gennaio, nell’ambito del provvedimento di riforma della P.A., l’assorbimento del Corpo ​f​orestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri. In extremis proveremo per l’ennesima volta a far capire al Governo che quel progetto si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori, la buona amministrazione ed il buon senso, attuando un sit in di protesta in Piazza Montecitorio. Se dovesse essere però confermata la volontà di far transitare tutto e tutti nei Carabinieri, sancendo la militarizzazione coatta della funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare e del personale, non rimarrà altro che lasciare la parola agli avvocati​.​Facciamo appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ​affinché solleciti il Governo ad attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti costituzionali dei cittadini e dei lavoratori»​.​

La Fp Cgil sottolinea che «La sicurezza dei cittadini, la protezione dell’ambiente, la difesa del territorio non possono essere messe al secondo posto solo per mantenere i proclami fatti dal governo, con uno spot elettorale di deriva populista. Non si può cancellare con un colpo di spugna, contro il parere di tutte le associazioni ambientaliste e animaliste, l’unica Forza di Polizia specializzata nella prevenzione e nella repressione dei reati in materia di ambiente, biodiversità, benessere animale, agroalimentare, incendi, dissesto idrogeologico, inquinamento, rifiuti, foreste etc. Così come non si può, in un paese democratico, e contro il parere di costituzionalisti ed organizzazioni sindacali, militarizzare 7000 uomini di una polizia civile a suon di decreti».

La Funzione Pubblica Cgil ricorda che esisteva una proposta sindacale di riforma organica del Corpo Forestale e delle altre Forze di Polizia che avrebbe reso l’intero Comparto Sicurezza più moderno e democratico, migliorando l’’efficienza delle Forze di Polizia, eliminando sprechi e sovrapposizioni e che avrebbe portato a risparmi consistenti, «Ma il governo continua secondo la sua linea. Noi ribadiamo  la nostra contrarietà e quella di tutti i lavoratori e annunciamo fin d’ora iniziative di protesta e legali. Ricorreremo alla giustizia amministrativa, alla Corte Costituzionale, ai giudici del lavoro, alla Corte Europea, in particolare contro la militarizzazione e la cancellazione senza senso dei diritti sociali, sindacali e politici del personale del Corpo Forestale»