Olio di palma e risaie stanno distruggendo le mangrovie del sud-est asiatico

A rischio le foreste costiere di Myanmar, Indonesia e Malaysia

[4 Gennaio 2016]

Lo studio “Rates and drivers of mangrove deforestation in Southeast Asia, 2000–2012” pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). da  Daniel Richards (Department of Geography, National University of Singapore e Daniel Friess (Department of Animal and Plant Sciences,  University of Sheffield)  esamina I proximate drivers  (ad esempio I cambimenti di uso dei suoli) che tra il 2000 e 2012 hanno provocato la deforestazione delle mangrovie nel  Sud-Est asiatico. Richards e Friess  spiegano che «Le foreste di mangrovie della regione sono scomparse ad n tasso medio dello 0,18% all’anno. In questo periodo, l’acquacoltura ha rappresentato il maggior elemento di pressione sui sistemi delle mangrovie, ma, contrariamente alla più popolare narrazione sullo sviluppo, il suo predominio è stato inferiore al previsto».

Secondo lo studio, nel Myanmar sono le risaie una delle principali cause della perdita di mangrovie, mentre in Malaysia ed Indonesia l’espansione delle piantagioni di  olio di palma è una minaccia fondamentale ma sottostimate. «La minaccia dell’olio di palma per le mangrovie è destinata  ad aumentare in futuro» dicono i due ricercatori, soprattutto nella Papua Occidentale occupata dall’Indonesia. Insieme, risaie e olio di palma rappresentano il 38% dell’erosione delle foreste di mangrovie, mentre in tutto il mondo il il 54% delle foreste di mangrovie disboscate è stato sostituito da vasche per allevare pesci e soprattutto gamberetti, ma tra il 2000 e il 2012, solo il 30% delle mangrovie disboscate sono state sostituite da impianti per l’acquacoltura. IN una intervista a BBC News Richards fa notare che «Tra il 2000 e il 2012, nel Myanmar quasi 25.000 ettari di mangrovie sono stati convertiti in risaie».

Lo studio evidenzia che «Le foreste di mangrovie del sud est asiatico hanno un’elevata biodiversità e forniscono molteplici servizi ecosistemici dai quali dipendono milioni di persone. Le mangrovie migliorano la pesca e la protezione delle coste e conservano le più alte densità di carbonio di qualsiasi ecosistema globale».  Ma queste foreste costiere hanno subito una vasta deforestazione a causa della domanda globale di materie prime e studi precedenti avevano identificato l’espansione dell’acquacoltura come la principale causa del loro degrado, mentre non era mai stato sistematicamente quantificato l’impatto del cambiamento di utilizzo dei suoli che ha avuto un’impennata negli ultimi anni in tutto il sud-est asiatico.

Richards evidenzia che «Durante il nostro periodo di studio, il 16% di tutte le mangrovie deforestate nel sud est asiatico sono state sostituite  con piantagioni di palma da olio. Siamo abituati a pensare all’olio di palma come una questione che riguarda le foreste tropicali a terra ma il nostro studio dimostra che la domanda di olio di palma è anche il driver della deforestazione nelle foreste di mangrovie costiere».

Lo studio si è concentrato su un periodo recente, ma le mangrovie del sud-est asiatico hanno subito per decenni una diffusa deforestazione: «Precedenti ricerche suggeriscono che circa il 90% delle foreste di mangrovie originali di Singapore sono andati perdute»,  dice Richards, che però aggiunge: «E’ incoraggiante che il nostro studio abbia trovato bassi tassi di deforestazione delle mangrovie in Vietnam, Filippine e Brunei, e questo è in parte dovuto alla maggiore protezione delle mangrovie in questi Paesi. Ci sono iniziative per ripristinare mangrovie in alcuni Paesi: Il Mangrove Action Project in Thailandia e  Blue Forests in Indonesia, stanno lavorando con i governi e le comunità locali per proteggere e ripristinare le foreste di mangrovie. Ma deve essere fatto di più:  l’Indonesia ha più foreste di mangrovie di qualsiasi paese del mondo, e le mangrovie nelle parti più remote del paese, come la Papua indonesiana, sono quasi intatte. Tuttavia, queste mangrovie possono essere a rischio di deforestazione a causa dei recenti piani per concedere concessioni e sviluppare l’industria agricola in questa regione. Se vogliamo proteggere le rimanenti mangrovie dell’Indonesia, allora dobbiamo agire in fretta».

Secondo Richards e Friess  «Per attuare politiche che conservino le foreste di mangrovie in tutto Sud-Est asiatico, è essenziale prendere in considerazione la variazione nazionale e subnazionale negli usi del suolo che seguono la deforestazione».