Orbetello, la laguna non è ancora in salvo. Il sindaco scrive a Renzi: appartiene allo Stato

La lettera integrale di Monica Paffetti alla presidenza del Consiglio dei ministri

[25 Agosto 2015]

Come noto da alcune settimane la laguna di Orbetello a causa delle condizioni climatiche eccezionali e conseguentemente della temperatura dell’acqua straordinariamente elevata, vive uno stato emergenziale per il verificarsi di importanti fenomeni distrofici, tali da determinare l’anossia per la fauna ittica, e più in generale un grave danno per una zona che oltre ad avere un particolare pregio ambientale, costituisce un sistema ambientale assai delicato e vulnerabile.

In particolare a decorrere dal 17.07.2015 si è determinata una moria di pesci di entità molto consistente, al momento quantificabile in almeno 120 tonnellate, e comunque tale da determinare immediato e grave pregiudizio per la salute pubblica.

Tale situazione ha costretto il sottoscritto Sindaco ad emanare una serie di ordinanze contingibili ed urgenti a tutela della salute pubblica.

E’ noto che la laguna di Orbetello appartiene ai beni del demanio marittimo, ai sensi dell’art. 822 del codice civile, per cui “Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; […]”, nonché ai sensi dell’art 28 del codice della navigazione, che recita: “Fanno parte del demanio marittimo: […] b. le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente col mare; […]”.

Va poi ricordato che la laguna è stata definita zona SIC e ZPS (cod. IT51A0026; D.M. 25 marzo 2005, all. 3) e classificata come zona umida di interesse nazionale (cod. IT008) ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1977. Inoltre, una propaggine della laguna di Ponente e il tombolo sabbioso della Giannella rientrano nella Riserva Naturale Statale di Popolamento Animale della Laguna di Orbetello, gestita dal WWF Italia, che rappresenta un importante luogo di sosta, svernamento e riproduzione di numerose specie dell’avifauna. L’area lagunare di Orbetello, ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 152/99 e dell’art. 91, comma 1 punto b) del D.Lgs. 152/2006, è, infine, designata “area sensibile”.

A decorrere dal 1.1.2015 il Comune di Orbetello, in virtù di apposito accordo stipulato ex art. 15 lege n. 241/1990 con la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto, insieme con questi altri due Enti si sta al momento facendo carico come soggetto attuatore, anche al di là delle rispettive competenze, della gestione integrata della laguna, ciò al fine di evitare il concretizzarsi dei rischi di natura ambientale e sanitari che deriverebbero dal suo abbandono.

Ma in questi giorni, come sopra accennato, si sta assistendo ad un problema di dimensioni e gravità ben superiori all’ordinaria (e già particolarmente gravosa) gestione del sistema lagunare: la moria di svariate tonnellate di pesci con la conseguente necessità di immediata raccolta, rimozione e smaltimento ha richiesto addirittura l’intervento della Protezione Civile per prevenire danni alla salute dei cittadini, oltre agli evidenti danni per l’economia di una città che ha sempre visto nella pesca e nel turismo le sue principali fonti di sostentamento.

Risulta evidente da quanto sopra succintamente esposto che circa 20 anni di gestione da parte di apposito Commissario delegato al risanamento della laguna (gestione terminata il 30.9.2012) non sono stati sufficienti a risolvere in modo definitivo un problema di particolare complessità; si è finora gestito il sistema lagunare facendo affidamento sul ricircolo artificiale delle acque generato da una serie di pompe elettriche (peraltro ormai obsolete), ma ciò si è rivelato inidoneo a prevenire eventi disastrosi quale quello che si è descritto.

E’ opinione di questo Ente, che peraltro non prevede nel proprio limitato organico professionalità in possesso di titoli di studio idonei per gestire tale problematica, che occorra immediatamente approfondire ulteriormente le cause del problema ed individuare soluzioni strutturali.

Richiediamo pertanto che a fronte di un problema di tale gravità la Presidenza del Consiglio dei Ministri voglia quanto prima provvedere a farsi carico di tutte le necessarie attività tese ad impedire il verificarsi di ulteriori eventi calamitosi ed a mitigare gli effetti di quelli già concretizzatisi.

Si resta in attesa di urgente riscontro e si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

di Monica Paffetti, sindaco di Orbetello