Presidente del Parco delle Alpi Apuane, ultimo appello: «Le figure giuste esistono»

Legambiente a Rossi e ai sindaci: «Siate all’altezza del compito»

[19 Gennaio 2017]

Domani 20 gennaio, la Comunità del Parco (assemblea dei Sindaci ed Enti) delle Alpi Apuane torna a riunirsi per formulare la quaterna di nomi da inviare al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che a sua volta dovrà scegliere tra questi il nuovo Presidente del Parco Regionale delle Alpi Apuane.

Già la scorsa settimana, Legambiente aveva fatto sapere la sua contrarietà alla conferma di Putamorsi alla guida del Parco, ma ora torna sull’argomento con un appello al Presidente ed ai Sindaci della Comunità del Parco, richiamandoli «all’importanza di scegliere una figura all’altezza del compito e rispettando quanto prevedono le norme».

Il Cigno Verde ricorda a sindaci e presidente che «La Legge prevede infatti che la Comunità di Parco esprima quattro nomi (due uomini e due donne) “… dotati di comprovata esperienza e competenze in materia di aree protette e biodiversità e di gestione amministrativa idonee al ruolo e alle funzioni da ricoprire risultanti da documentato curriculum…” Legambiente richiama pertanto i Sindaci a fornire per tutti e quattro i nominativi figure di alto profilo in tema di competenze sulla conservazione della natura e che escludano ogni ombra di conflitto d’interessi o legami con la lobby del marmo».

L’associazione ambientalista  chiede delle «personalità “di garanzia”, che sappiano gestire con equilibrio l’area protetta, secondo i principi di conservazione e valorizzazione sostenibile del grande patrimonio di biodiversità, geodiversità e sorgenti carsiche idropotabili delle Alpi Apuane. Un patrimonio naturale che l’Unione Europea ha individuato come strategico nelle sue Direttive, affidando all’Italia come Stato Membro l’obbligo di preservarlo. Anche la Rete “Unesco Global Geopark” sottoporrà il Parco a verifiche periodiche, con il rischio conseguente di Procedure d’Infrazione europea o di essere espulsi dal consesso dei Geoparchi mondiali».

Secondo Legambiente «non è possibile pertanto consegnare la responsabilità di un patrimonio tanto rilevante a figure frutto di trattative politiche al ribasso o a nomi di comodo, tanto per soddisfare la richiesta della (sacrosanta) parità di genere. Richiamiamo pertanto i Sindaci delle Alpi Apuane all’importanza del compito istituzionale che è loro assegnato».

Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente e Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, concludono: «Chiediamo ai Sindaci apuani di essere all’altezza delle scelte che compiranno, per conto di tutti i cittadini toscani, italiani ed europei. Figure capaci di essere garanti della tutela del delicato equilibrio delle Alpi Apuane, d’altra parte, esistono, basta avere il coraggio di candidarle».