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Riapertura del carcere a Pianosa, Tanelli: «Ci risiamo col tormentone»

Sulla questione della riapertura del carcere a Pianosa interviene Giuseppe Tanelli. Sì al “Carcere verde”, no al ritorno di 500 detenuti sull’isola

[12 Giugno 2013]

Riecco il tormentone del ritorno del carcere a Pianosa. Sono ormai una decina di anni che , puntualmente si ripete il rito, nel frattempo l’ Isola si sgretola, nonostante sia compresa dal 1996 nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Due annunci  si sono accavallati nell’arco di poche ore. Quello del Provveditorato della Amministrazione Penitenziaria della Toscana e quella del Ministro della Giustizia . Con il primo si prevede il ritorno a Pianosa di 40 detenuti in semi libertà per espletare azioni di manutenzione  e restauro del patrimonio edilizio e naturale dell’Isola.

E’ il “ Carcere Verde”. Una buona cosa, da sempre coltivata dal Parco , dal Comune di Campo , dalla Provincia di Livorno e  dalla Regione Toscana La storia insegna che una residenza stabile a Pianosa si ottiene solo per ragioni coatte o spirituali. E quelle spirituali tramontarono all’inizio del terzo millennio quando naufragò l’insediamento di una comunità di Monaci Benedettini. Resta il Carcere Verde.

Il secondo annuncio, è per lo meno devastante. Il ritorno di 500 detenuti nell’Isola con, ovviamente , una idonea presenza di personale penitenziario. Organi del Sindacato di Polizia Penitenziaria, hanno lucidamente analizzato i costi e gli aspetti organizzativi legati a questa operazione. I costi per l’ ambiente e la fruizione eco turistica sono facilmente immaginabili come bene illustrato da Legambiente e Italia Nostra.

Il 29 giugno, dopo un percorso iniziato alla fine del secondo millennio, sarà inaugurata la Casa del Parco di Pianosa, con una mostra del patrimonio archeologico e naturalistico dell’Isola  e, grazie agli Amici di Pianosa, con una esposizione dei documenti di quando era Colonia Agricola.

Questa strada deve  continuare, senza annunci  inquietanti , evitando quei “superficiali”  ed inutili interventi, come il Muro e la caserme inutilizzate, costati al tempo miliardi e miliardi di lire.

Il tempo degli annunci, della superficialità e degli sprechi è finito. Pianosa è parte integrante e non rinunciabile del Parco Nazionale, un patrimonio unico di storia e natura che attende di essere adeguatamente salvaguardato dalla Repubblica Italiana, come bene sanno il Presidente Enrico Letta e il Ministro della Pubblica Istruzione, Università  e Ricerca Maria Chiara Carrozza.

*Primo presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e professore di Georisorse all’università di Firenze