Sì al turismo sostenibile nelle aree protette toscane e a un piano speciale di rilancio per isole, costa e zone montane

Il Consiglio regionale della Toscana approva le proposte di Sì Toscana a Sinistra

[15 Maggio 2020]

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione presentata da Sì Toscana a Sinistra  che chiede alla Giunta di «Consentire ai cittadini di poter svolgere quanto prima attività all’aria aperta nelle aree protette della Toscana e individuare misure specifiche per il rilancio del turismo ambientale e sostenibile».

Soddisfatti i consiglieri di Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti   che hanno sottolineato che «Questa emergenza ci offre l’opportunità di strutturare nuove forme di turismo ambientale e sostenibile – che contribuiscono a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e dei piccoli comuni, salvaguardano allo stesso tempo l’ambiente naturale. L’attività fisica a contatto con la natura è anche un modo per rigenerarsi psicologicamente senza far venir meno la sicurezza sanitaria, e gli enti parco sono in grado di garantire distanziamento e contingentamento delle presenze e di effettuare i controlli necessari. Le guide dei parchi possono svolgere anche un importante ruolo di educazione alle norme sanitarie e di controllo sul rispetto delle regole, contribuendo alla ripartenza di una filiera turistica sostenibile e fondamentale per il territorio».

L’ordine del giorno presentato dalla Sinistra di opposizione impegna la Giunta regionale di centrosinistra ad «attivarsi per consentire ai cittadini di svolgere, individualmente o in piccoli gruppi controllati da guide, attività all’aria aperta come trekking, ricerca di funghi, bike e passeggiate in aree protette della Toscana quali i parchi dell’Arcipelago Toscano, le foreste casentinesi, i monti Falterona e Campigna, l’appennino tosco-emiliano, la Maremma, Migliarino San Rossore Massaciuccoli e le Alpi Apuane e a individuare misure specifiche per il rilancio del turismo ambientale, attivo e sostenibile».

L’atto votato fa riferimento a «campagne promozionali mirate e tematiche, allo sviluppo e alla manutenzione delle reti sentieristiche (anche avvalendosi del contributo di guide outdoor professionali, del mondo del volontariato e degli enti pubblici), al potenziamento delle risorse a disposizione di parchi e aree protette, con il finanziamento di centri visita, punti informativi e calendari di attività divulgative». Tra le misure previste c’è anche «l’istituzione di buoni vacanza spendibili per prestazioni professionali di guide outdoor, pacchetti di viaggio, soggiorni, alloggi lungo i cammini, nei parchi nazionali o regionali o in strutture in possesso di certificazione europea eco-label, prevedendo anche facilitazioni fiscali per il turismo ambientale».
Altro capitolo è quello del rilancio della cartografia escursionistica e tematica con lo sviluppo di app dedicate.

Infine, si prevede «l’istituzione di un “buono attività” a beneficio delle scuole, spendibile in attività e visite didattiche esterne giornaliere su temi di educazione ambientale, purché in presenza di guide outdoor, e viaggi di istruzione che abbiano le caratteristiche di pacchetti di turismo ambientale».

Un altro atto presentato da Fattori e Sarti e approvato dal Consiglio regionale impegna la Giunta  a realizzare un piano di rilancio economico, sociale e ambientale per le isole, la costa e le aree montane e più disagiate della regione, dall’Amiata all’Appennino pistoiese.
Secondo Fattori, che è il candidato presidente alle prossime elezioni regionali  di Toscana a Sinistra, «Non si esce dalla crisi senza investimenti pubblici, ma gli investimenti pubblici devono essere guidati da un progetto chiaro ed individuare precise priorità. Ed è una priorità assoluta recuperare i divari e le disuguaglianze fra i diversi territori della regione, a partire dalle isole, dalla costa, dalle aree montane e più disagiate che da tempo patiscono l’impoverimento dei servizi e un’impressionante desertificazione produttiva»

L’atto impegna la Giunta su 4 temi, il primo dei quali è «Accelerare le bonifiche necessarie sul territorio regionale (Piombino, Orbetello, Livorno-Collesalvetti, Massa Carrara) procedendo quanto prima alla stipula di un Accordo di Programma tra i soggetti interessati per le aree SIN/SIR di Livorno e Collesalvetti, sostenuto da adeguati finanziamenti per le azioni di recupero ambientale».

Fattori ricorda che «Secondo i dati del V Rapporto Sentieri nell’area contaminata livornese vi è un eccesso di mortalità e una maggiore incidenza di tumori oltre che di malattie respiratorie e dell’apparato digerente ma il lavoro di bonifica non è neanche iniziato, dato che manca persino l’Accordo di Programma, e in oltre vent’anni non è stato approvato alcun progetto di bonifica».

Il secondo impegno per la Giunta è quello di predisporre «Opportuni programmi di riqualificazione e riconversione delle aree industriali di Piombino e Massa Carrara, attivandosi per il riconoscimento ministeriale di “area di crisi complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale” dell’area di Massa Carrara».

La terza richiesta alla giunta Rossi è quella di «prevedere interventi di rafforzamento strutturale, dotazione tecnologica e incremento del personale negli ospedali periferici e nei presidi socio-sanitari dei territori insulari e delle zone interne, in particolare delle zone montane e adoperarsi per garantire nei territori costieri, nelle isole e nelle aree interne più isolate una rete di trasporto pubblico locale che sia adeguata alle esigenze di una normale vivibilità del territorio da parte della cittadinanza, per il raggiungimento dei servizi socio-sanitari e delle scuole, oltre che alle esigenze del mondo produttivo e del settore turistico».

Fattori ha precisato: «Dobbiamo impedire il progressivo sgretolamento dell’universalità dei servizi fondamentali, dalla sanità al trasporto pubblico, che è fra le principali cause della marginalizzazione di tanti territori. Non possiamo continuare ad avere una Toscana di serie A e una Toscana di serie B».

Infine, grazie all’approvazione dell’atto di Toscana a Sinistra, la Giunta regionale è chiamata a «individuare misure specifiche per il rilancio del turismo ambientale e sostenibile quale fattore di sviluppo per le aree disagiate del nostro territorio attraverso misure quali, a titolo di esempio, il lancio di campagne promozionali mirate, lo sviluppo e la manutenzione della rete sentieristica, la creazione di app dedicate alla cartografia escursionistica, il potenziamento delle risorse per parchi e aree protette, l’individuazione di misure economiche a favore del turismo all’aperto».

Fattori conclude: «La Toscana ha un immenso patrimonio naturale e culturale diffuso, che può essere valorizzato grazie ad un turismo “lento”, mentre da decenni si continua ad investire sul solo turismo di massa, perlopiù concentrato in poche destinazioni prese d’assalto. Sto parlando di centinaia di piccoli musei, scavi archeologici, pievi, borghi isolati, destinazioni minori ricche di storia ed esterne ai grandi circuiti, per non dire delle nostre riserve naturali o dei parchi regionali, dei boschi, dei cammini marini e montani, dei sentieri e degli itinerari cicloturistici. L’emergenza Covid19 è l’occasione per progettare una nuova forma di turismo più sostenibile e decentrata».