Siena: il Consiglio provinciale approva il Piano Faunistico Venatorio 2012-2015

[31 Luglio 2013]

Passa a maggioranza in Consiglio provinciale a Siena il Piano Faunistico Venatorio 2012 – 2015 presentato dall’assessore all’agricoltura e caccia Anna Maria Betti.

«Il Piano faunistico ci ha impegnato per un anno e mezzo di lavoro intenso e partecipato – ha detto Betti – che ha visto collaborare con la Provincia gli Atc, il mondo agricolo, ambientalista e venatorio, attraverso il Tavolo sulla caccia, e i soggetti istituzionali, dai Comuni fino alla Commissione e al Consiglio Provinciale».

«Ringrazio tutti – ha aggiunto – per il contributo prezioso giunto anche da altri con osservazioni, note, riflessioni anche informali. Abbiamo fatto nostri gli obiettivi e gli indirizzi contenuti nel Praf e li abbiamo riposizionati tenendo conto non solo delle caratteristiche territoriali, ma anche dei profondi cambiamenti intervenuti negli anni; penso alle dinamiche sociali ed economiche, oltre a quelle più strettamente faunistico-venatorie. La scelta di fondo è una gestione faunistica improntata alla sostenibilità e alla biodiversità, attraverso una caccia sociale e partecipata e una maggiore integrazione fra le componenti fondamentali di questo territorio: agricoltura, caccia, ambiente».

Le opposizioni non hanno votato il piano ritenendo che non sia stata trovata una sintesi tra le esigenze di questi comparti, scontentando tutti. Betti fa capire che è stato fatto il possibile nelle condizioni date, soprattutto in una fase di riduzione di risorse pubbliche e di volontariato «e in presenza di un impianto normativo complesso, frammentato e, come denunciamo da tempo, ormai assolutamente inadeguato a dare risposte efficaci e rapide ai bisogni dei territori. Questo richiederà maggiore aderenza che in passato agli obiettivi dati, attraverso una maggiore collaborazione fra i tanti soggetti coinvolti, a partire dagli Atc, e un di più di integrazione fra le aree, le funzioni e gli istituti, pubblici o privati che siano».

« Il Piano – ha continuato Betti- dà indirizzi precisi in questo senso, chiamando le componenti agricole, ambientali e venatorie a fare squadra insieme alle istituzioni per una gestione più equilibrata, in grado di rappresentare un’opportunità vera non solo per agricoltori, ambientalisti e cacciatori, ma per l’intero territorio, ai vertici in Italia per biodiversità e noto nel mondo per la qualità dell’ambiente e del paesaggio che sa esprimere. La provincia intende quindi proseguire con il metodo della concertazione confermando il ruolo centrale del Tavolo in materia di gestione faunistica venatoria e prevedendo anche strumenti di coinvolgimento delle diverse componenti locali per un confronto continuo sulle ricadute sociali delle scelte, ma anche sulle proposte e i progetti che, sono certa, i territori sapranno esprimere».

A integrazione del Piano Faunistico venatorio è stato presentato e approvato un Ordine del giorno della maggioranza per chiedere al presidente e alla giunta di attivare un Tavolo di ascolto e confronto per stabilire i criteri di istituzione, modifica e gestione delle zone di Protezione della fauna. Nei prossimi giorni, il Piano sarà inviato alla Giunta Regionale, per la verifica della coerenza con il Piano agricolo forestale della Regione Toscana (Praf).