L'Asvis: «Venga delineata in tempo per la prossima legge di Stabilità»

Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile, al via le consultazioni

Galletti: «Occasione per incidere sui processi economici e adeguarli alle sfide presenti e future»

[31 Marzo 2016]

«La Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile che il governo deve definire nel 2016 non dovrà riguardare solo l’ambiente, ma abbracciare tutti gli aspetti, anche quelli economici e sociali, contemplati dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e dovrà essere delineata in tempo per l’Assemblea generale di settembre e la prossima legge di Stabilità». E’ una delle sette richieste avanzate dal portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini, nel primo incontro di lavoro svoltosi oggi al ministero dell’ambiente e che ha visto la partecipazione di molte delle 80 organizzazioni aderenti all’ASviS.

All’incontro, mirato alla predisposizione della Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile prevista dal “Collegato ambientale” approvato a dicembre del 2015, ha partecipato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che nel suo intervento ha sottolineato: «Non si tratta solo di un obbligo formale, ma una grande occasione di incidere sui processi economici, di adeguarli alle sfide presenti e future. Parlare di sviluppo sostenibile significa saper disegnare un nuovo modello economico e insieme di società globale».  Galletti ha poi confermato «l’impegno a cercare soluzioni finanziarie per dare sostanza allo sviluppo sostenibile» e ha evidenziato «il ruolo fondamentale che l’Alleanza può svolgere per aiutare il governo a delineare la Strategia nazionale».

Illustrando il documento predisposto dall’ASviS, Giovannini ha detto che «l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile chiede alla statistica ufficiale di rendere disponibili subito gli indicatori per valutare i punti di forza e di debolezza del nostro Paese sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile su cui il governo si è impegnato. Inoltre, il Governo dovrebbe avviare una campagna di comunicazione e informazione a livello nazionale per sensibilizzare la popolazione all’impegno per lo sviluppo sostenibile, mentre il Parlamento dovrebbe introdurre una valutazione ex ante ed ex post dei provvedimenti legislativi per misurare il loro contributo ai 17 Obiettivi concordati in sede Onu. La Strategia nazionale deve essere disegnata con le Regioni, gli enti locali e le città e va introdotta l’educazione allo sviluppo sostenibile nelle scuole e nelle università».

Concludendo l’incontro dopo gli interventi di alcune delle organizzazioni aderenti all’ASviS, il direttore generale del ministero dell’ambiente, Francesco La Camera, ha sottolineato «l’importanza della messa a punto, con il contributo dell’ASviS, di un concetto condiviso di “bene comune” e di una “griglia” che consenta di valutare l’apporto di ogni nuova iniziativa legislativa e di Governo allo sviluppo sostenibile come espresso dall’Agenda 2030».