Taglio dei pini a Marina di Campo: botta e risposta tra Sindaco e Legambiente

Viabilità: l’impegno vale anche per Galenzana? Maldestro tentativo di dividere Legambiente

[31 Ottobre 2015]

Il Sindaco di Campo nell’Elba, Lorenzo Lambardi (PD), risponde a tabur battente alle accuse di Legambiente arcipelago Toscano di voler abbattere sei grandi pini sulla via per Portoferraio a Marina di Campo.

Ecco cosa scrive Lambardi:

L’ultimo comunicato di Legambiente Arcipelago Toscano in merito all’abbattimento dei Pini lascia basiti e sgomenti. Come Amministrazione Comunale stiamo investendo le risorse disponibili per riqualificare l’intera viabilità comunale e nel progetto citato dal Cigno Verde si prevede si il taglio dei pini, ma contestualmente la piantumazione, sulla nuova ciclo-pedonale La Serra – Viale Elba, di piante a fusto più agevole nella misura di 1 albero ogni 20 metri. Ciò significa che su un percorso di 600 metri saranno piantati 30 nuovi alberi! Dispiace vedere come una parte di un’associazione serissima come Legambiente scivoli pesantemente su letture molto superficiali di progetti pubblicati in ogni loro parte sull’albo pretorio comunale.

Reputo inoltre molto grave e lesivo dell’immagine dell’Ente leggere affermazioni su abbattimenti di pini sul marciapiede di via Pietri perché “rendevano difficoltoso l’ingresso ad un garage dove adesso può finalmente sostare l’auto del proprietario!” (cit.). Questa Amministrazione non è affatto disposta ad accettare l’accusa, nemmeno troppo velata, di favorire un singolo privato a discapito di altri o di beni pubblici. La viabilità e la sicurezza della nostra gente viene prima di qualsiasi altra considerazione e se c’è da compiere scelte difficili come abbattere degli alberi per garantire sicurezza dobbiamo essere realisti e procedere.

Infine una nota sulla festa dell’albero: la “nuova legge” del 2013 citata da Legambiente prevede certamente l’obbligo di piantare un albero ogni neonato ma solo per i Comuni sopra i 15.000 abitanti e di fatto questo non è il caso di Campo nell’Elba. Ma al di là degli obblighi di legge noi facciamo di più: togliamo 6 pini pericolosi per la viabilità e piantiamo 30 alberi nuovi.

Forse chi pensa con “superficialità disarmante” non è questa Amministrazione ma chi tenta di delegittimare il nostro operato senza conoscere fino in fondo la realtà dei fatti.

 

Immediata la contro-risposta del Cigno Verde isolano.

Ecco cosa scrive Legambiente Arcipelago Toscano:

Fa male il Sindaco di Campo nell’Elba ad arrabbiarsi così. Primo perché conferma che quanto denunciavamo è vero: altri 6 pini storici e sani verranno tagliati, secondo perché la foga gli fa scrivere cose non proprio giuste e coerenti.

Lo sgomento Sindaco Lambardi  continua a pensare che la viabilità comunale si riqualifichi abbattendo i pini che la metterebbero in pericolo, ma nessuno ha mai risposto a una semplice domanda: quanti incidenti hanno causato quei pini? Anche perché non ci risulta che i pini attraversino la strada, mentre le auto si.

Il Sindaco fa un po’ il furbo quando  dice che il sacrificio dei 6 grossi pini storici verrà risarcito con “la piantumazione, sulla nuova ciclo-pedonale La Serra – Viale Elba, di piante a fusto più agevole (sic!) nella misura di 1 albero ogni 20 metri. Ciò significa che su un percorso di 600 metri saranno piantati 30 nuovi alberi!”, che è come rispondere ad una contestazione puntuale dicendo “dove vai son cipolle”. Inoltre, fonti ben informate degli uffici campesi asseriscono che i 30 nuovi alberi “di fusto più agevole” sarebbero  aranci amari, se così fosse, non sarebbero certamente le essenza autoctone che lo stesso Sindaco ci prometteva sarebbero state piantumate in una sua recente lettera e potrebbero trasformarsi in qualcosa di molto più amaro per ciclisti e pedoni quando le arance saranno troppo mature.

Il Sindaco cerca maldestramente di dividere Legambiente  in una parte “serissima” e in una no (evidentemente quella campese). E’ un giochino che hanno tentato di fare anche altri sindaci elbani prima di lui, ma Lambardi stia sereno: Legambiente è seria dappertutto nello stesso modo. Se non ci crede lo chieda al suo collega Mario Ferrari, Sindaco di Portoferraio, che lo ha autorevolmente confermato al recente convegno sulla Marine Strategy, organizzato a Portoferraio da Goletta Verde insieme a Parco Nazionale e  Ministero dell’Ambiente, e che ha reagito con ben altro aplomb a critiche molto più serie.

Quanto all’abbattimento dei pini e all’accesso al  garage, prendiamo atto che si tratta di una coincidenza, ma forse il sospetto è venuto anche a molti cittadini campesi per la fretta e le scarse motivazioni con le quali è stata eseguita la condanna a morte dei fastidiosi pini.

Siamo perfettamente d’accordo con il Sindaco quando scrive che  “La viabilità e la sicurezza della nostra gente viene prima di qualsiasi altra considerazione e se c’è da compiere scelte difficili come abbattere degli alberi per garantire sicurezza dobbiamo essere realisti e procedere”, quindi, essendo convinti che per il Sindaco Lambardi questo valga anche per la viabilità pedonale, lo invitiamo  intanto a classificarla e  a procedere immediatamente alla riapertura del sentiero pedonale costiero che porta a Galenzana, un percorso pubblico – come hanno confermato il Corpo forestale dello Stato e il Parco Nazionale nella riunione tenutasi quest’estate in Comune a Marina di Campo – e che è stato abusivamente chiuso da privati. Lo chiediamo da anni a lui ed al suo predecessore, ma non li abbiamo mai trovati altrettanto “realisti” e pronti a procedere come per il taglio dei pericolosissimi pini. Eppure abbattere un pezzo di staccionata di due metri è molto più facile e meno costoso che tirare giù un pino.

Quanto alla festa dell’albero, sappiamo bene che la  Legge  14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”  obbliga di piantare un albero ogni neonato solo per i Comuni sopra i 15.000 abitanti, ma questo non significa che  un Comune più piccolo non possa farlo e  sappiamo anche bene che comuni più piccoli del suo (come Marciana Marina all’Elba e molti altri in Continente) l’hanno applicata, seppure non ogni anno nel caso dei Comuni elbani.

Visto che il Sindaco tira in ballo puntigliosamente i codicilli di quella Legge, sarebbe bene che comunque la rispettasse anche  dove dice che il 21 novembre, in occasione della Giornata  nazionale degli alberi, “le istituzioni scolastiche curano, in collaborazione con i comuni  e  le regioni e con il Corpo forestale dello Stato, la messa  a  dimora  in aree pubbliche, individuate d’intesa con ciascun comune, di  piantine di specie autoctone, anche messe a disposizione dai  vivai  forestali regionali, preferibilmente di  provenienza  locale,  con  particolare riferimento alle varietà’ tradizionali  dell’ambiente  italiano”. E’ quello che abbiamo proposto di fare al Sindaco e speriamo che, passata l’arrabbiatura, sia ancora disposto a farlo, anche senza gli “irresponsabili” di Legambiente: lo applaudiremmo lo stesso con convinzione.

Inoltre, visto che ci siamo, ricordiamo al Sindaco Lambardi che la stessa legge contiene l’articolo 7 che sembra scritto apposta per i pini di Marina di Campo in particolare quando vi si legge che vanno tutelati e censiti: “i filari e le alberate di  particolare  pregio  paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi  quelli  inseriti  nei centri urbani”, speriamo che se ne ricordi e che applichi almeno questo comma prima di rimettere in moto le motoseghe.