Il 17 agosto, i centri di recupero di TartaLife aprono le porte per far conoscere le tartarughe marine

Tartaday 2018: il ministro Costa adotta Fortuna la giovane Caretta caretta curata nel centro di Talamone

Grazie alla collaborazione tra cittadini, pescatori e centri di recupero, sempre più numerose le tartarughe marine salvate

[16 Agosto 2018]

Domani, in occasione del Tartaday, la giornata dedicata alla salvaguardia delle tartarughe marine e del loro habitat, i partner e i Centri di recupero e cura delle tartarughe marine aderenti al progetto TartaLife apriranno le porte ai visitatori per illustrare il loro lavoro e far conoscere da vicino il mondo delle tartarughe marine.  Alcuni centri organizzeranno le liberazioni degli esemplari curati e pronti per tornare a vivere in mare. Gli eventi potranno essere seguiti da cittadini e turisti sulle spiagge o sulle barche che accompagneranno le tartarughe marine verso la libertà.

«Soffocate dalle plastiche, intrappolate nelle reti, intossicate dai rifiuti, ferite dalle eliche: le tartarughe marine hanno bisogno di aiuto – ricordano a Legambiente – Nel Mediterraneo ogni anno più di 40mila tartarughe perdono la vita a causa di catture accidentali durante le attività di pesca, per il traffico marittimo, a causa dell’inquinamento marino e delle plastiche che vengono scambiate per cibo».

In occasione del Tartaday e nell’ambito del progetto TartaLife, il ministro dell’ambiente Sergio Costa, ha adottato simbolicamente Fortuna, la Caretta caretta curata al centro recupero tartarughe di Talamone. La giovane tartaruga marina è stata chiamata Fortuna proprio per la buona sorte che aveva accompagnato a marzo il suo ritrovamento sulla spiaggia di Ansedonia ed era stata curata per quattro mesi nel centro di primo soccorso Tartanet del Parco regionale della Maremma ed infine era stata rilasciata, ormai guarita, a largo di Talamone a metà luglio.

Il  ministro Costa ha risposto all’invito di Legambiente ed ha adottato simbolicamente la piccola tartaruga, ricevendo anche un attestato di adozione. Il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha commentato: «Questo gesto simbolico ha una grande importanza concreta. Perché grazie ad un testimonial d’eccezione come il ministro Costa, sarà più semplice sensibilizzare i cittadini sui rischi e le minacce che incombono su questa specie. Le tartarughe marine infatti sono spesso vittima di catture accidentali da parte dei pescatori, di incidenti con le barche, di ingarbugliamenti nei rifiuti abbandonati e sempre più spesso, di ingestione di residui plastici pericolosi per i loro organismo. Per questo motivo è importante ogni contributo per combattere il marine litter nei nostri mari».

Grande soddisfazione anche da parte della presidente del Parco della Maremma, Lucia Venturi, «L’adozione di Fortuna da parte del Ministro dell’Ambiente ci rende molto orgogliosi  e ci sprona a continuare il lavoro di recupero di questa specie di tartarughe marine che, grazie a professionisti e volontari, riusciamo a portare avanti al centro di Talamone. Ci auguriamo che questo gesto simbolico da parte della massima autorità in campo ambientale sia di esempio per tanti che hanno a cuore la sicurezza delle Caretta caretta e che, anche con piccole donazioni attraverso Tartalove, vorranno contribuire alla loro salvaguardia. Grazie ai donatori della campagna Tartalove di Legambiente anche il centro Tartanet di Talamone gestito dal Parco regionale della Maremma ha potuto risistemare il sistema di filtrazione di una vasca necessaria al ricovero delle tartarughe recuperate in difficoltà».

Alessandro Lucchetti del CNR-ISMAR di Ancona, capofila del progetto, sottolinea che «Il progetto TartaLife e i suoi partner, da 5 anni lavorano ininterrottamente 365 giorni all’anno per contribuire fattivamente alla conservazione della tartaruga marina Lo abbiamo fatto sviluppando e diffondendo fra i pescatori attrezzi da pesca a basso impatto, potenziando i centri di recupero, formando i pescatori su cosa fare in caso di catture accidentali. Dopo 5 anni possiamo dire di aver pescatori più consapevoli, responsabili e collaborativi e questo è senza dubbio il risultato più confortante, anche se tanto resta da fare e tanto continueremo a fare».

L’attività condotta durante TartaLife ha permesso di stimare che, grazie alla collaborazione con i pescatori professionisti, le catture accidentali possono essere diminuite notevolmente. I pescatori che hanno partecipato agli incontri formativi del progetto possono concretamente agire per recuperare in modo corretto gli esemplari da consegnare ai centri di cura e recupero, e catturare meno esemplari grazie all’utilizzo di strumenti meno impattanti degli ami e delle reti tradizionali.

Legambiente ricorda che «Molto rimane da fare per mettere in sicurezza questa specie in via di estinzione, sempre più minacciata dai rifiuti e dalle plastiche disperse in mare. Oltre il 70% delle tartarughe ricoverate infatti presenta residui di plastiche nel tratto gastrointestinale. Nella maggior parte dei casi si tratta di plastiche fluttuanti che le tartarughe scambiano per meduse ma da questi animali sono stati estratti anche cotton fioc, pezzi di rete, tappi e piccoli oggetti abbandonati in mare».

Ecco le principali iniziative del Tartaday: a Manfredonia il Tartaday si celebrerà con un incontro pubblico organizzato dal CRTM di Manfredonia gestito da Legambiente, con la marineria locale (ore 10. 00 Centro Velico Gargano, Cala dello Spuntone – Molo di ponente) su “Pesca sostenibile e salvaguardia delle tartarughe marine”. A Riccione, invece, Fondazione Cetacea, invita grandi e piccini ad una serie di iniziative a partire dal 17 agosto con appuntamento (ore 10.30) presso il centro di recupero di Riccione per assistere al momento del pasto delle tartarughe ospitate,  per proseguire poi il giorno dopo con tanti appuntamenti di informazione e sensibilizzazione, giochi a premi e rilascio della tartaruga Ernesto (ore 10.00, presso il Kalima Beach Club di Viserba). Altri rilasci di tartarughe marine avverranno il 20 e il 27 agosto dalla Spiaggia delle due Sorelle (AN), il 22 in mare con partenza dalla spiaggia di Baia Vallugola (PU) e il 24 con partenza dal Bagno 33 Cattolica (RN). Ad Agrigento per il Tartaday, il Libero Consorzio di Agrigento ha organizzato, sulla spiaggia di Punta Grande (Realmonte), una giornata di informazione sui problemi della biodiversità marina che si concluderà con la liberazione di un esemplare di Tartaruga marina curata nel Centro di Recupero di Lampedusa. L’evento è previsto per le 11.30 sulla spiaggia di Punta Grande e sarà preceduto da attività di animazione per a bambini e ragazzi. Sempre domani, 17 agosto, l’Area Marina Protetta “Isole Egadi” e il Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine, festeggeranno il Tartaday con diverse attività tra cui un incontro di educazione ambientale (ore 09,00, presso il Circolo velico Marsala), la liberazione di Isaac, una tartaruga marina ricoverata nel CPSTM dell’AMP Isole Egadi, vittima accidentale della pesca professionale ma salvata proprio dal pescatore che l’aveva trovata imbrigliata nelle sue reti e (alle 19.00) appuntamento ludico-didattico alla scoperta delle tartarughe marine per i bambini .

All’Asinara, il Centro di recupero animali marini di Cala Reale sarà aperto al pubblico dalle ore 10.00 alle 16.00 per attività ludico-didattiche e informative dedicate in particolare alla collaborazione con i pescatori professionisti ed alla sperimentazione di nuove tecniche di pesca volte a ridurre la mortalità delle tartarughe marine.

Videogallery

  • Campagna - TARTALOVE Legambiente