Tartaday, la giornata per conoscere da vicino le tartarughe marine

Tutte le iniziative del progetto TartaLife in giro per l’Italia

[9 Agosto 2019]

In occasione del Tartaday, la giornata mondiale delle tartarughe marine,  i centri di recupero del progetto europeo TartaLife per un giorno aprono le porte al pubblico:  si potrà sperare nella schiusa di un nido a Stromboli o assistere alla liberazione di una tartaruga “paziente” nel centro di recupero dell’Area marina Protetta delle Egadi, e ancora, un’escursione in barca a vela sulle tracce delle tartarughe a Volano alla foce del Po oppure visite guidate al Museo del Mare a Pioppi nel Cilento.

Sono solo alcune delle tante iniziative che oggi saranno organizzate in tutta Italia per il Tartaday 2019, la giornata dedicata alla salvaguardia delle tartarughe marine e del loro habitat, organizzata dai partner e dai Centri di recupero e cura delle tartarughe marine del progetto Ue  TartaLife,  i centri apriranno le porte ai visitatori per illustrare il loro lavoro e far conoscere da vicino il mondo delle tartarughe marine.

La tartaruga marina, infatti, è una specie protetta a livello internazionale e inserita nella lista rossa delle specie in pericolo dell’Iucn che ha rischiato di estinguersi soprattutto a causa del crescente impatto delle attività antropiche. E sebbene la situazione sia ora in lieve miglioramento, grazie all’aumento della sensibilità e della consapevolezza nei confronti di questi preziosi abitanti del mare, c’è ancora molto da fare. Troppe tartarughe ancora muoiono nel Mediterraneo – si stima oltre 40 mila esemplari –  perché soffocate dalle plastiche, intrappolate nelle reti, intossicate dai rifiuti, ferite dalle eliche.

Il progetto Tartalife è finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE ed è cofinanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale Pesca e dalla Regione Marche, con lo scopo di tutelare le tartarughe marine. Il progetto è promosso nelle 15 regioni italiane che si affacciano sul mare; il capofila del progetto è il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) – Istituto di Scienze del Mare di Ancona che coordina le azioni degli altri 6 partner coinvolti, oltre al Consorzio UNIMAR: Provincia di Agrigento, Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta Isole Egadi, Legambiente, Area Marina Protetta Isole Pelagie.

Alessandro Lucchetti del Cnr-Irbim di Ancona, sottolinea che «Il progetto TartaLife e i suoi partner, da 5 anni lavorano ininterrottamente 365 giorni all’anno per contribuire fattivamente alla conservazione della tartaruga marina Lo abbiamo fatto sviluppando e diffondendo fra i pescatori attrezzi da pesca a basso impatto, potenziando i centri di recupero, formando i pescatori su cosa fare in caso di catture accidentali. Dopo 5 anni possiamo dire di avere pescatori più consapevoli, responsabili e collaborativi e questo è senza dubbio il risultato più confortante, anche se tanto resta da fare e tanto continueremo a fare. Il Tartaday è una giornata fondamentale per far conoscere il nostro lavoro, ma soprattutto per far capire ai cittadini che talvolta anche l’intervento di un singolo può essere utile per salvare un animale in difficoltà. Creare e diffondere conoscenza è uno strumento importante per la tutela della biodiversità».

Grazie al progetto europeo, attualmente ci sono 18 strutture che fanno parte della rete TataLIfe; dai nuovi presidi di primo soccorso ai punti di raccolta e monitoraggio. Legambiente ricorda che «Dall’inizio del progetto sono state recuperate oltre 1500 tartarughe: curate e rimesse in libertà dopo aver subito traumi o incidenti di vario tipo, come ami, ingestione di plastica che può provocare blocchi intestinali, soffocamento e problemi di galleggiamento, imbrigliamento in corpi estranei che ostacolano il movimento come reti abbandonate, lenze, sacchi di plastica, etc., traumi da collisioni con imbarcazioni».

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, evidenzia che «Il messaggio complessivo che ci arriva da Tartalife è che alla salvaguardia delle tartarughe marine possono contribuire tutti: dai pescatori che possono utilizzare strumenti meno impattanti e favorire il recupero di animali in difficoltà, ai turisti che devono rispettare le aree di nidificazione e l’ambiente marino, dagli imprenditori del settore turistico che possono promuovere un turismo più attento e consapevole alle istituzioni che devono garantire adeguate misure di salvaguardia fino alla comunità scientifica e alle associazioni ambientaliste che possono rispettivamente aumentare le conoscenze su questi animali e proteggerli adeguatamente attraverso i centri di recupero e il monitoraggio dei nidi».

E Sauro Pari della Fondazione Cetacea di Riccione, partner del progetto, aggiunge: «Il potenziamento dei centri di recupero esistenti e l’attivazione di nuovi centri rappresentano attività fondamentali per assicurare il proseguimento delle attività svolte in TartaLife anche dopo la fine del progetto e per creare una efficace rete di intervento sul territorio nazionale».

Ecco nel dettaglio gli appuntamenti di Tartaday 2019 (per maggiori info www.tartalife.ue):

La Fondazione Cetacea per il 9 agosto aprirà al pubblico il Centro di Riccione con incontri informativi, giochi coi bambini con l’uso dello Scopritarta, e la sera dell’8 ci sarà un aperitivo con musica e festa per il nido di Pesaro. A Pesaro la giornata sarà dedicata all’educazione ambientale e a una conferenza al Parco San Bartolo. A Volano (Ferrara) la giornata si svolgerà al Circolo Velico con visita al nuovo centro di Goro e uscita in barca vela sulle tracce della Caretta caretta.

Numerosi gli appuntamenti in Sicilia. Alle Isole Egadi le attività previste dallo staff dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi” e del Centro di Recupero per tartarughe marine saranno: dalle 11 alle 13 e dalle 17,30 alle 19 il centro di recupero sarà aperto al pubblico con incontri con gli operatori per illustrare le attività svolte e conoscere ecologia e minacce che riguardano le tartarughe marine. All’inizio della giornata sarà apposta una targa con la nuova denominazione del centro, riconosciuto con centro di recupero provinciale. Alle 19 si terrà il “Tartabimbi” attività dedicata ai più piccoli, con momenti didattici e ludici sul tema delle tartarughe marine. Nel corso della giornata, se le condizioni meteomarine, saranno favorevoli, sarà liberata una tartaruga ricoverata nel centro. Nelle isole Eolie, a Stromboli, gli operatori del Filicudi Wildlife Conservation insieme ai turisti presidieranno un nido dove è prevista una schiusa. A Lampedusa nella spiaggia della Guitgia alle ore 16 è prevista una  dimostrazione “tartasafe” con la Capitaneria di Porto e FISA-Baby e consegna kit di salvamento. Alle 18,30 presso la sede dell’Area Marina Protetta saranno consegnati due palangari del progetto Tartalife a due pescatori dell’Isola.

A Gallipoli, nella  Puglia Salentina, info point attivo per tutta la giornata presso i due nidi (area di baia Verde) e sempre in Puglia visite guidate per tutta la giornata anche al Centro Recupero Tartarughe di Manfredonia.

Presso il centro recupero tartarughe marine di Talamone, in Toscana, sarà possibile visitare l’area espositiva a partire dalle ore 16.

Mentre al Marine Turtle center di Pollica, nel Cilento, sarà possibile effettuare visite guidate del Museo del mare e andare alla scoperta del mondo delle tartarughe marine.