Tartarughe marine, in Toscana al via la campagna 2019 “Chi trova un nido trova un tesoro”

Incontro all’Acquario di Livorno della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi

[9 Aprile 2019]

Torna la campagna di comunicazione a tutela delle tartarughe marine e dei loro piccoli, amici ormai della Toscana. Il lancio per il 2019 è avvenuto oggi con l’incontro “Chi trova un nido trova un tesoro”, a cura della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi, che si è svolto all’Acquario di Livorno che in questi giorni festeggia i 2 anni dal riconoscimento come Centro Recupero di tartarughe.

IN un comunicato la Regione spiega che «Oltre alla presentazione della nuova campagna che sensibilizza operatori turistici e cittadini all’attenzione per la nidificazione di Caretta caretta in Toscana, la mattinata è stata l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti lo scorso anno nel settore della tutela della biodiversità. La stagione 2018, ha visto l’assessorato all’ambiente particolarmente impegnato a consentire azioni di programmazione e politiche di settore che venissero incontro alle esigenze di cittadini e operatori turistici del mare».

L’assessore regionale all’ambente, Federica Fratoni ha ringraziato «tutti i partner pubblici e privati aderenti alla rete toscana, che anche nel 2019 contribuiranno alla distribuzione delle guide esplicative, per la ricerca dei Nidi di Caretta Caretta, così da sensibilizzare gli operatori del mare ed i turisti per renderli partecipi della salvaguardia di queste specie marine presenti lungo le coste e che sempre più scelgono le spiagge toscane per la loro riproduzione» e ha sottolineato «quanto gli interventi tecnici e soprattutto le testimonianze nel dibattito che nella giornata di oggi ne è seguito, possano costituire un contributo fondamentale per accrescere il sistema delle conoscenze e come anche i cittadini possano essere di aiuto a questo percorso da fare insieme».

L’Osservatorio toscano per la biodiversità (Otb) ha implementato organizzato incontri con i partecipanti alla rete toscana degli spiaggiamenti e recuperi delle principali specie target e ricorda che «Per quanto riguarda la nidificazione di Caretta caretta, l’anno scorso sono nate sulle spiagge toscane 130 tartarughe, sotto il monitoraggio dell’Osservatorio che ha presidiato quattro nidi: uno San Vincenzo, due a Rosignano, e uno a Straccoligno, (Capoliveri) all’Isola d’Elba. Numerosi i traguardi raggiunti durante tutto l’anno: sono stati assegnati nel 2018 45mila euro a 8 progetti vincitori del Bando Go Green 2018, per progetti conclusi con esiti positivi; è stato reso possibile, in ambito di accordi tra la CE e il Ministero dell’Ambiente, per la rete Natura 2000, l’individuazione di un ampio SIC marino dedicato al Tursiope, il delfino più presente nel nostro arcipelago, per un area totale di circa 4000 Kmq, che valorizzano e concretizzano, quanto definito dall’Accordo transfrontaliero del Santuario Pelagos. Nel campo della formazione, sono stati poi realizzati diversi moduli formativi e informativi, in più sedi costiere utili ad ampliare l’elenco dei soggetti coinvolti, e soprattutto per preparare le nuove generazioni ad appassionarsi a questi temi.

E’ stata rafforzata la collaborazione con la Direzione Marittima di Livorno e con il Reparto Ambientale Marino (RAM) del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il ministero dell’ambiente che hanno portato il loro contributo al  convegno. Il Direttore marittimo della Toscana ha descritto , descrivendo le procedure operative che vengono adottate in caso di avvistamento, spiaggiamento e recupero di specie marine protette, ha richiamato l’attenzione sulla «necessità di coordinare ed omogeneizzare i dati raccolti per evitare la frammentazione o, peggio, la dispersione delle informazioni. Ottimizzare la disponibilità di tali dati è un fattore imprescindibile affinché essi siano funzionali al perseguimento di quelle preminenti finalità connesse tanto alla salvaguardia della biodiversità, quanto alla tutela della sicurezza della navigazione».

Il rappresentante del RAM  ha illustrato le norme comportamentali in caso di recupero e manipolazione delle tartarughe marine ed ha chiarito il ruolo di coordinamento della Guardia costiera richiamando, in particolare, «la centralità della piattaforma OCEAM (Osservatorio delle CCPP per l’elaborazione dei dati ambientali marini) quale concreto anello di congiunzione per un più efficace coinvolgimento di tutti i soggetti competenti. Il lavoro è proseguito in questi primi mesi del 2019, durante i quali è stato messo a punto l’Accordo di Collaborazione con le tre Università toscane di Firenze, Pisa e Siena in materia di biodiversità terrestre e marina».

La Regione ha stanziato 442.500,00 euro per il triennio 2019-2021, oltre il cofinanziamento messo a disposizione delle Università. Sono stati definiti contributi ai 4 Centri di recupero di tartarughe per il 2019 per un totale di 16.000 euro (Centro Wwf a Massa (MC), Centro Tartamare (GR) Centro Talamone del Parco Maremma, Centro presso l’Acquario di Livorno che ci ospita). Tutti e 4 sono in possesso delle due autorizzazioni che permettono sia di monitorare la nidificazioni sia di recuperare le tartarughe malate o ferite.

Grazie alla partecipazione del Settore al Progetto Ecostrim, finanziato nel programma PO Marittimo 2018-2021 in materia tutela della biodiversità e promozione del turismo sostenibile, sono stati finanziati 5 Punti Informativi dell’ Osservatorio (55mila euro): nel Museo di Calci a Pisa, nel Comune di Capraia, nel Comune di Piombino, nell’Acquario di Talamone, nel Comune di Livorno proprio qui nell’Acquario di Livorno.

La Regione ha poi contribuito al rilascio delle certificazioni di Alta qualità del Marchio Whale Watching, a 4 equipaggi toscani, che hanno superato il corso organizzato dalla fondazione CIMA di Savona, con ACCOMBAMS e il Santuario Pelagos. E sempre attraverso il progetto ECOSTRIM, sono finanziati con ANCI, 8 Moduli formativi per Guide, Associazioni, Diving, e operatori turistici, che si svolgeranno tra il 2019 e i primi del 2020.