Trivellazioni, sit-in e Twitter bomb verso #RenziPeggiorSordo

«Il rumore prodotto da un airgun è 100.000 volte quello di un jet, ma Renzi ancora non sente»

[29 Luglio 2015]

In occasione dell’incontro tra le Regioni e il Governo su trivellazioni e air gun, Legambiente ha organizzato per oggi  ore 15.30 un sit-in davanti alla sede del ministero dello sviluppo economico, in via Molise n. 2 a Roma, «per ribadire il proprio no alle trivelle petrolifere e far sentire all’esecutivo e alle regioni il fiato sul collo».  Legambiente, insieme alle altre associazioni che parteciperanno, tornerà a chiedere alle Regioni di «mettere in campo tutti gli strumenti politici e amministrativi in loro possesso. È ora di passare dalle parole ai fatti e di riappropriarsi del futuro del mare»

L’associazione ambientalista insieme a Goletta Verde ha chiesto al governo di vietare l’utilizzo dell’airgun per la ricerca di idrocarburi in mare: «una pratica che non porta vantaggi alla collettività in termini economici, di conoscenza scientifica e ambientale, ma favorisce esclusivamente le compagnie che detengono i titoli e le concessioni minerarie». In una petizione su Change.org, arrivata a quasi 40 mila firme,  gli ambientalisti spiegano che «L’airgun ha effetti negativi sulla fauna marina, in particolare sui cetacei: può causare danni permanenti o portare addirittura al decesso dell’esemplare colpito».

Il Cigno Verdese la prende direttamente con il presidente del Consiglio: «Abbiamo dato voce a balene e delfini che, a causa dell’insensata politica energetica del governo Renzi, sono a grave rischio. Anche se il rumore prodotto da un airgun è pari a 100.000 volte quello di un motore di un jet, Renzi ancora non sente! Facciamoci quindi sentire tutti quanti con un tweet, in occasione dell’incontro del 29 luglio, quando Regioni e governo discuteranno insieme sul tema delle trivellazioni petrolifere. È importante essere presenti e farci sentire per poter ribadire ancora una volta la netta opposizione alle trivellazioni petrolifere».

Secondo Legambiente, «Le Regioni possono esercitare un ruolo di pressione verso il governo molto forte, se davvero vogliono, impugnando le autorizzazioni rilasciate, facendo una richiesta di moratoria alla luce della normativa vigente e anche promuovendo (attraverso i loro consigli regionali) un referendum abrogativo sulle norme pro-trivelle. Mandiamo tutti quanti insieme un tweet a Renzi e al ministero dello Sviluppo economico. Se lo faremo in tanti, non potranno non ascoltarci. Il tweet è già pronto, vi basta cliccare qui e spedirlo: http://bit.ly/1IG6ywK».