Una rana mutante che cambia la pelle scoperta nelle Ande (Fotogallery)

Non fa la muta come i serpenti: cambia completamente aspetto in pochi minuti

[16 Aprile 2015]

I ricercatori del Centro de Investigación de la Biodiversidad y el Cambio Climático (BioCamb) dell’Universidad Indoamérica di Quito (Ecuador) hanno scoperto su un altipiano della Ande  una nuova rana che  muta la pelle in pochi minuti. Una specie di minuscolo mutaforma – i maschi arrivano a 17 millimetri e le femmine a  23 –  che sta mettendo in crisi diverse certezze scientifiche.

La nuova specie, descritta nello studio “Phenotypic plasticity raises questions for taxonomically important traits: a remarkable new Andean rainfrog (Pristimantis) with the ability to change skin texture” pubblicato sullo Zoological Journal della Linnean Society, era già stata individuata nel 2009 dalla coppia di biologi statunitensi Katherine e Tim Kraynak sul muschio della Reserva de Gralarias, nella provincia di Pichincha, che la catturarono per fotografare i tubercoli e le protuberanze insolitamente grossi che aveva sulla pelle, ma quando finirono di fotografare l’anfibio si accorsero che la rana aveva completamente mutato la pelle, che era diventata completamente liscia. Ma non si erano resi conto che il piccolo anfibio che aveva cambiato aspetto sotto i loro occhi era una specie sconosciuta alla scienza.

Il team di ricerca guidato da BioCamb, del quale fanno parte anche ricercatori statunitensi e uno  spagnolo, ha ripreso  il lavoro dalla scoperta dei  Kraynak ed hanno identificato 7 siti che ospitano queste rane “mutanti”, che sono state chiamate  Pristimantis mutabilis, e Juan Manuel Guayasamín, direttore di BioCamb, spiega che una parte sono state trovate nella Reserva Los Cedros, ad Imbabura, nel nord dell’Ecuador, a 35 Km dal primo ritrovamento del 2009. Per ora tutte le rane sono state descritte come un’unica specie ma, anche se condividono la stessa morfologia, la distanza genetica tra gli individui delle due riserve è di oltre il 5%. «E’ più della distanza che abbiamo tra esseri umani e scimpanzé – osserva   Guayasamín – per questo pensiamo che possono essere due specie.

La scoperta della Pristimantis mutabilis non ha precedenti, dato che fino ad oggi non si conosceva nessun vertebrato in grado di mutare e Guayasamín evidenzia le implicazioni di questa scoperta per la tassonomia: «Noi tassonomi, per distinguere le specie, lavoriamo su caratteristiche stabili, una di queste è la texture  della pelle. Il fatto di aver trovato una specie che cambia pelle è una complicazione Se ci sono specie che cambiano pelle, le precedenti descrizioni potrebbero essere erronee».

Infatti le Pristimantis mutabilis non fanno la muta come i serpenti, ma cambiano proprio aspetto.

Quel che i ricercatori devono ancora capire sono le ragioni per cui la rana mutaforma cambia la pelle.  Guayasamín crede che la mutazione avvenga quando si secca il suo habitat naturale, il muschio dell’altopiano andino: «Forse diventa liscia per sfuggire ai suoi predatori».

L’Ecuador potrebbe nascondere altre sorprese del genere: ospita 557 specie di anfibi conosciute, è il terzo paese al modo come biodiversità di anfibi. Guayasamín sottolinea «L’Ecuador è megadiverso,  comprese le zone intorno alle grandi città, perché la rana e l’olinguito (Bassaricyon neblina un mammifero scoperto nel 2013, ndr) sono stati trovati vicino a  Quito. Abbiamo la fortuna di vivere in questo Paese, il lavoro non finisce mai. Tra gli invertebrati ci sono migliaia di specie che devono essere ancora scoperte». Ma il ricercatore equadoregno sa anche che quella degli scienziati è una corsa contro il tempo: «Con i tassi di deforestazione, le grandi dighe ed i progetti minerari del nostro Paese, stiamo perdendo molta biodiversità».