Scuole e ospedali assediati, ma il presidente del Piemonte, Roberto Cota, si rifiuta a priori di aiutare

In Calabria 40mila tonnellate di rifiuti in strada, si moltiplicano i roghi

Ma c’è un Italia che non si gira dall’altra parte. Legambiente: «Doveroso un atto di solidarietà»

[28 Febbraio 2014]

Il no a priori del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ad accogliere i rifiuti calabresi testimonia un approccio superficiale e non di merito alla questione. In questi giorni la Calabria sta vivendo una vera e propria emergenza di carattere ambientale e sanitario con più di 40 mila tonnellate di rifiuti per le strade, con cumuli che assediano perfino scuole e ospedali. Alcune amministrazioni, per le gravi condizioni igieniche, hanno deciso di sospendere i mercati rionali e nella regione si contano già numerosi roghi di rifiuti.

E’ evidente che le responsabilità di questa situazione siano da ricercare in una politica incapace di gestire nel modo corretto i rifiuti e nel fallimento totale dei commissariamenti che in Calabria sono partiti nel 1997. Ma questo non esclude che altre regioni, con una dotazione impiantista in grado di pretrattare il rifiuto prima dello smaltimento, si dimostrino solidali, per un periodo limitato e nei modi più opportuni, al fine di limitare l’emergenza ambientale e sanitaria in corso.

Come Legambiente ribadiamo, come fatto più volte agli enti locali calabresi, che per risolvere in modo strutturale il problema occorre investire nella raccolta differenziata spinta, sull’impiantistica per il riciclaggio, facendo un lavoro sia sulla quantità che sulla qualità della differenziata, e in politiche volte alla riduzione della produzione dei rifiuti a monte per ridurre al minimo i conferimenti agli impianti di smaltimento finali di cui anche la Calabria dovrà dotarsi.

Richiamiamo dunque tutte le istituzioni ad un’assunzione di responsabilità e invitiamo il presidente della Regione Piemonte a non farne una questione localistica e da campagna elettorale.

di Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria