Chi è Sergio Paglialunga, il nuovo direttore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi

[13 Gennaio 2016]

Sergio Paglialunga (nella foto) è appena entrato ufficialmente in carica come nuovo direttore del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. Come ricorda in una nota l’Ente parco, il decreto di nomina del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti risale al 3 novembre 2015, ma l’effettiva chiusura del contratto di Giorgio Boscagli – ormai ex-direttore – risale al 10 gennaio: al suo posto, appunto, l’ingegnere marchigiano Paglialunga.

Il nuovo manager è stato ritenuto dal ministero come il profilo migliore nella terna di nomi proposta dal Parco, e il presidente dell’Ente – Luca Santini – osserva che «il profilo di Sergio Paglialunga, con una carriera tutta spesa nell’attività di gestione amministrativa, ben si innesta nel percorso che ho avviato all’inizio del mio mandato. Tantissimi sono i progetti in corso di realizzazione. Le competenze acquisite e la sua esperienza nel campo organizzativo rappresenteranno il valore aggiunto che ci permetterà di dare una forma sempre più compiuta della mia idea di sviluppo, un progetto gestionale che tragga linfa dalla tutela del patrimonio naturale e dalla creazione delle migliori condizioni per la crescita economica di questi territori».

Paglialunga, snocciolano dal Parco, dal 2012 ad oggi «ha collaborato con l’associazione che raccoglie le oasi naturali italiane, Federparchi, per le materie di attinenza alle aree marine protette», ma soprattutto ha ricoperto la carica di istruttore direttivo nel Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli per poi divenirne – dal gennaio del 1997 al novembre del 2012 – direttore.

Una gestione lunga più di tre lustri, in coda alla quale però si staglia l’ombra di un’inchiesta giudiziaria partita a fine 2013: 7 indagati, tra cui Paglialunga, per peculato, truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico. Allora Paglialunga dichiarò: «Mi sento sereno rispetto al mio operato. L’unica spiegazione che mi do è che, essendo mancato un passaggio di consegne effettivo fra me e il nuovo direttore, si siano potute creare delle incomprensioni sugli atti». Ad oggi l’inchiesta non è giunta a conclusioni definitive, e per tutti gli indagati vale la presunzione d’innocenza: tanto che dal ministero dell’Ambiente hanno individuato in Paglialunga la professionalità migliore per ricoprire nuovamente il ruolo di direttore di Parco.