Raggiunto accordo tra Cina e Francia contro il cambiamento climatico: i contenuti

Intesa tra Xi e Hollande anche su nucleare, energia e protezione dell’ambiente

[4 Novembre 2015]

Il presidente cinese Xi Jinping e quello francese François Hollande si sono impegnati in un comunicato congiunto pubblicato a Pechino a «promuovere l’adozione di un programma di lavoro per accelerare gli sforzi in materia di attenuazione, adattamento e sostegno per il periodo pre-2020» durante la  21esima Conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (COP21 Unfccc) che si terrà a Parigi.

Xi e Hollande hanno messo l’accento sulla necessità che l’Accordo di Parigi  «Includa un sistema di trasparenza migliore al fine di rafforzare la fiducia, così come dei mezzi per verificare le azioni e sostenere le diverse parti». Cosa che segna un cambiamento di atteggiamento della Cina che, fino a poco tempo fa, sembrava allergica ai controlli sull’attuazione dei suoi impegni climatici.

La visita di Hollande in Cina – che ha alla base anche corposi interessi economici –   vuole assicurarsi l’indispensabile sostegno cinese per il nuovo Accordo sul cambiamento climatico che dovrà essere approvato a Parigi e sembra essere riuscita, visto che i due Presidenti «Hanno riaffermato i loro sforzi congiunti per promuovere un accordo di Parigi ambizioso e giuridicamente obbligatorio, sulla base dell’equità e del principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità», come scrive l’agenzia ufficiale cinese Xinhua.

Second il comunicato finale sottoscritto da Xi e Hollande, «questo accordo deve inviare un segnale chiaro al mondo, riguardante la transizione verso lo sviluppo verde e sostenibile, a basse emissioni di carbonio e resiliente al cambiamento climatico».

Accordo anche sul fatto che «i Paesi sviluppati devono continuare ad offrire sostegni finanziari, tecnologici e al rafforzamento delle capacità dei Paesi in via di sviluppo durante il periodo pre-2020». Cina e Francia si sono anche impegnate a «una cooperazione accresciuta nella lotta contro il cambiamento climatico nei settori del trasporto low carbon, dell’energia rinnovabile e delle tecnologie Carbon Capture and Storage», cosa quest’ultima che non piacerà per nulla a molte associazioni ambientaliste.

Xi ha detto a Hollande che «la Cina dispiega degli sforzi reali per assicurare la riuscita della conferenza sul clima» e si è impegnato a sostenere la Francia nell’organizzazione della COP21 Unfccc, aggiungendo di avere la massima fiducia sul ruolo della Francia come coordinatrice «che permetterà di raggiungere dei risultati equilibrati e completi al termine della Conferenza di Parigi. Sono fiducioso riguardo ai progressi della conferenza. Il nostro comunicato ha iniettato dell’energia positiva al processo multilaterale di lotta cotro il cambiamento climatico».

La Cina ha già preso diversi impegni, compresa la decisione di avviare nel 2017 un sistema nazionale di limitazione e scambio di qu, l’istituzione di un fondo da 3,1 miliardi di dollari per aiutare i Paesi in via di sviluppo a lottare e ad adattarsi ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di CO2 per unità di PIL dal 60% al 65% entro il 2030, in rapporto ai livelli del  2005.

François Hollande ha detto a Xi Jinping che la sua visita in Cina  ha anche l’obiettivo di sviluppare il partenariato strategico tra due Paesi che condividono punti di vista simili su molti dossier internazionali ma che sono divisi per quanto riguarda la Siria e la politica mediorientale in generale, a cominciare dall’altro grande malato: la Libia.

Solidissimo invece il legame nucleare che lega Pechino e Parigi, che stanno facendo affari atomici insieme anche in Gran Bretagna. Infatti Xi ha proposto a Hollande che Cina e Francia facciano progredire I grandi progetti di cooperazione sull’energia nucleare e per la costruzione di aerei-

I due presidenti hanno  firmato 17 documenti di cooperazione riguardanti commercio, finanza, energia, salvaguardia dell’ambiente e scambi culturali.