Adattamento al cambiamento climatico nelle regioni frontaliere Ue: fondamentale la cooperazione

Negli hotspot europei transfrontalieri c’è più attenzione ai cambiamenti climatici

[11 Dicembre 2018]

Le regioni frontaliere e le arre marittime condivise  europee stanno affrontando maggiori impatti negativi a causa dei cambiamenti climatici, ma i Paesi e le regioni responsabili di queste aree stanno già adottando misure su scala transnazionale per adeguarsi a tali impatti. A dirlo è il briefing “Addressing climate change adaptation in transnational regions in Europe” appena pubblicato dalle dell’European environment agency (Eea).

Si tratta di un’analisi che fornisce lo stato aggiornato del modo in cui i Paesi e le regioni europee stanno lavorando insieme per adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici in queste aree  condivise, alcune delle quali sono considerate hotspot più vulnerabili ai cambiamenti climatici.

Il briefing dell’Eea si concentra su 12 delle 15 regioni transnazionali europee tra cui il Mare del Nord, l’Europa nordoccidentale, la Northern Periphery e l’Artico, il Mar Baltico, il Danubio, l’area atlantica, lo spazio alpino, l’Europa centrale, l’Adriatico-Ionio, i Balcani -Mediterraneo, Europa sud-occidentale e il Mediterraneo ed evidenzia che «Queste regioni interessano molti paesi membri dell’Eea in cui le questioni ambientali e quelle relative ai cambiamenti climatici vengono affrontate attraverso  varie iniziative di cooperazione regionale e dell’Unione europea, tra cui il cosiddetto programma Interreg VB . In queste regioni i cambiamenti climatici influenzano negativamente l’economia, le infrastrutture, la salute umana e gli ecosistemi e molti di questi effetti sono transfrontalieri».

Alcune di queste regioni aderiscono già da molto tempo a convenzioni internazionali che puntano a rafforzare la cooperazione su molte questioni transfrontaliere e hanno intensificato gli sforzi per l’adattamento ai cambiamenti climatici. All’Eea ricordano  che «Esistono anche varie strategie macroregionali dell’Ue, alcune delle quali includono le strategie di adattamento climatico. Queste convenzioni e strategie in molti casi comprendono sforzi per integrare l’adattamento, ad esempio nella protezione e nel miglioramento degli ecosistemi o nella gestione delle risorse idriche. Tuttavia, il livello di implementazione varia».

I progetti riguardanti l’adattamento regionale si sono concentrati sul miglioramento delle conoscenze, compresa la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, il rafforzamento del capacity building e la creazione di reti per lo scambio di informazioni. Ma il briefing Eea avverte che «Questa conoscenza non è sempre ben sfruttata».

Nella maggior parte delle regioni transfrontaliere sono presenti annche piattaforme di adattamento basate su Web, centri di conoscenza e reti, come l’European Climate Adaptation Platform (Climate-ADAPT) che ha una sezione che fornisce una panoramica delle informazioni sui quadri politici e le iniziative, comprese quelle relative alla creazione e alla condivisione delle conoscenze in queste regioni transnazionali.

Il briefing dell’Eea integra i recenti rapporti sull’adattamento ai cambiamenti climatici pubblicati dall’Eea  che comprendono: he includono ” ‘Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2016” e “‘Climate change adaptation and disaster risk reduction in Europe — enhancing coherence of the knowledge base, policies and practices” che sottolineano l’urgenza di affrontare gli impatti degli eventi meteorologici estremi e legati al clima con le emergenti politiche innovative e le azioni che le autorità nazionali, regionali e locali stanno già in parte attuando.