Adattamento climatico: con investimenti per 1,8 trilioni di dollari dal 2020 al 2030 benefici netti per 7,1 trilioni (VIDEO)

Bill Gates e Bank Ki-moon: investire subito in 5 ambiti prioritari. Rivoluzioni in tre aree: comprensione, pianificazione e finanza

[12 Settembre 2019]

La Global Commission on Adaptation, guidata da Ban Ki-moon, ex segretario generale dell’Onu, Bill Gates, copresidente della Bill and Melinda Gates Foundation, e Kristalina Georgieva, ex direttrice della Banca Mondiale e candidata a presiedere il Fondo Monetario internazionale, ha presentato insieme al World Resources Institute (Wri) il rapporto “Adapt Now – A Global Call for Leadership on Climate Resilience” nel quale si chiede ai governi e alle imprese di «Agire con urgenza per innovare e far avanzare le soluzioni di adattamento climatico alla luce dei nuovi risultati della ricerca».

IL rapporto, presentato in contemporanea a Majuro – Isole Marshall; Pechino, New Delhi, Ginevra, Città del Messico, Ottawa, Wainibuka – Figi e altre capitali del mondo, sottolinea che «A causa degli impatti climatici – come uragani, inondazioni e incendi violenti – l’adattamento sta diventando una realtà sempre più urgente. Come hanno dimostrato gli eventi recenti, i cambiamenti climatici colpiscono le persone ovunque. Inoltre, senza agire, milioni di persone saranno spinte ulteriormente nella povertà, portando ad un aumento dei conflitti e dell’instabilità».

Il rapporto propone una visione audace su come trasformare i sistemi chiave dell’economia mondiale «in modo che siano più resistenti e produttivi» e la Commission ritiene che «L’adattamento possa produrre significativi ritorni economici. Il tasso complessivo di rendimento degli investimenti nel miglioramento della resilienza migliorata è elevato, con rapporti costi-benefici compresi tra 2 a 1 e 10 a 1 e in alcuni casi anche superiori». In particolare, il rapporto rileva che «Un investimento globale di 1,8 trilioni di dollari in 5 aree dal 2020 al 2030 potrebbe generare 7,1 trilioni di dollari in benefici netti totali». Le 5 aree sono: sistemi di allarme rapido; infrastrutture resilienti  al clima, miglioramento dell’agricoltura nelle terre aride; protezione delle mangrovie; investimenti per rendere le risorse idriche più resilienti. La Commission sottolinea che «Queste aree rappresentano solo una parte del totale degli investimenti necessari e dei benefici totali disponibili. L’adattamento climatico può anche fornire un “triplo dividendo”: evita perdite future, genera vantaggi economici positivi attraverso l’innovazione e offre ulteriori vantaggi sociali e ambientali».

Il rapporto chiede un adattamento che «Affronti le disuguaglianze di base nella società e porti più persone, in particolare le persone più vulnerabili agli impatti climatici, all’interno del processo decisionale. La realtà è che le persone più colpite dai cambiamenti climatici hanno fatto il minimo per causare il problema, rendendo l’adattamento un imperativo umano».

Commentando i risultati del rapporto, Ban Ki-moon ha detto che «Il cambiamento climatico non rispetta i confini: è un problema internazionale che può essere risolto solo con la cooperazione e la collaborazione, oltre i confini e in tutto il mondo. Sta diventando sempre più chiaro che in molte parti del mondo il nostro clima è già cambiato e dobbiamo adattarci. La mitigazione e l’adattamento vanno di pari passo come due componenti ugualmente importanti dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. L’adattamento non è solo la cosa giusta da fare, è anche la cosa intelligente da fare per stimolare la crescita economica e creare un mondo resiliente al clima».

Secondo Bill Gates, «Le persone di tutto il mondo stanno vivendo gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici. I più colpiti sono i milioni di piccoli agricoltori e le loro famiglie nei Paesi in via di sviluppo, che lottano contro la povertà e la fame a causa degli scarsi raccolti causati da cambiamenti estremi delle temperature e delle precipitazioni. Con un maggiore sostegno all’innovazione, possiamo sbloccare nuove opportunità e stimolare il cambiamento in tutto l’ecosistema globale. L’adattamento è una questione urgente che necessita del sostegno di governi e imprese, per garantire l’opportunità di prosperare a coloro che sono maggiormente a rischio».

Anche il facente funzioni di direttore della Banca Mondiale, Axel van Trotsenburg, è convinto che «I cambiamenti climatici minacciano case, vite e mezzi di sussistenza ovunque, ma sono i più poveri a essere colpiti più duramente perché non hanno le risorse per farcela. Senza un’azione urgente per rispondere alle devastazioni del cambiamento climatico, milioni di persone potrebbero sprofondare nella povertà. La Banca mondiale sta aumentando gli investimenti nell’adattamento perché le prove dimostrano che edifici, infrastrutture e servizi pubblici resilienti sono positivi per le comunità, le imprese e la crescita sostenuta dell’intera economia».

Il rapporto e una nuova campagna sui social media – #AdaptOurWorld –  dimostrano che in tutto il mondo c’è una forte richiesta di adattamento climatico ed evidenziano numerosi vantaggi economici, sociali e ambientali dell’adattamento. La Commission fa alcuni esempi: «Il ripristino delle foreste di mangrovie, in luoghi come la Thailandia, l’India e le Filippine, protegge le comunità costiere dalle impetuose ondate delle tempeste, fornendo allo stesso tempo un habitat essenziale per la pesca locale, aumentando la prosperità di quelle  regioni La strategia olandese “Room for the River” ha spostato le dighe nell’entroterra, ampliando i fiumi e creando aree che assorbono l’acqua. Questi progetti gestiscono e rallentano le acque alluvionali, fornendo allo stesso tempo spazi di uso pubblico innovativi e rivitalizzando i quartieri. Nello Zimbabwe, gli agricoltori che utilizzano mais tollerante alla siccità sono stati in grado di raccogliere fino a 600 Kg di mais in più per ettaro rispetto al mais convenzionale. Il raccolto aggiuntivo è stato sufficiente per nutrire una famiglia di 6 persone per 9 mesi e ha fornito un reddito extra di 240 dollari, aiutandola a mandare i figli a scuola e a soddisfare le altre esigenze della famiglia. La riduzione dei rischi di alluvione nelle aree urbane riduce i costi finanziari, aumenta la sicurezza e rende più fattibili gli investimenti che sarebbero altrimenti troppo vulnerabili ai rischi climatici. Il Canary Wharf e altri quartieridi East London sarebbero stati impossibili senza la protezione dalle inondazioni dalla barriera del Tamigi.

Il rapporto chiede delle vere e proprie  rivoluzioni in tre aree: comprensione, pianificazione e finanza, «al fine di garantire che gli impatti climatici, i rischi e le soluzioni vengano presi in considerazione nel processo decisionale a tutti i livelli» e analizza come questi importanti cambiamenti possano essere applicati a sette interlocking systems: cibo, ambiente naturale, acqua, città, infrastrutture, gestione del rischio di catastrofi e finanza. Manish Bapna, Christina Chan e Carter Brandon  del Wri spiegano: Una rivoluzione nella comprensione assicurerà che i rischi climatici che affrontano le società e le economie siano resi visibili e riflessi nel processo decisionale. Una rivoluzione nella pianificazione migliorerà il modo in cui integriamo il rischio climatico nelle decisioni politiche e di investimento e come implementiamo le soluzioni. E una rivoluzione nella finanza aiuterà a mobilitare i fondi e le risorse necessarie per ridimensionare le soluzioni più resilienti al clima e più convenienti. L’applicazione di queste rivoluzioni ai sistemi chiave interessati dai cambiamenti climatici costruirà un futuro più resiliente.

Il 2019 è un anno chiave per l’azione climatica e i prossimi 15 mesi – fino alla COP26 nel 2020 – saranno  fondamentali per mobilitare azioni sui cambiamenti climatici. Per questo la Global Commission on Adaptation, in collaborazione con il Wri e altri partner, proporrà una serie di linee guida e tracce di azione  essenziali per avviare le transizioni necessarie. Commission e Wri concludono: «Le nostre tracce d’azione comprendono gli sforzi per integrare il rischio climatico in tutti gli aspetti della pianificazione finanziaria e dei processi decisionali nazionali, mettendo a punto un raddoppio del livello della ricerca agricola per la resilienza climatica e aumentando significativamente la quantità di finanziamenti disponibili per le organizzazioni comunitarie che svolgono lavori di adattamento per i suoli. Al prossimo UN Climate Action Summit sosterremo diverse tracce d’azione. E invitiamo a collaborare tutta la società – governi, settore privato, società civile e cittadini – a unirsi a noi mentre portiamo avanti questo programma. Insieme, possiamo far adattare il nostro mondo».

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