Al via la conferenza annuale della Sisc, la Società italiana per le scienze del clima

Dall’economista Giovanni Marin un’analisi sul contributo dell’economia circolare nella lotta ai cambiamenti climatici

[18 Ottobre 2016]

Mentre il Goddard institute della Nasa certifica che lo scorso mese di settembre è stato il più caldo mai registrato negli ultimi 136 anni – record che ha caratterizzato 11 degli ultimi 12 mesi appena trascorsi –, a Cagliari stanno terminando gli ultimi preparativi per la conferenza annuale della Società italiana per le scienze del clima (Sisc), che aprirà domani i battenti.

La Società, che nasce come punto di incontro tra gli scienziati dei diversi settori disciplinari che utilizzano le informazioni climatiche per le proprie ricerche, entrerà nella disamina di un campo inedito. Le temperature medie globali continuano a salire a un ritmo che definire preoccupante sarebbe riduttivo, ma una politica globale a contrasto dei cambiamenti climatici sta sempre più prendendo forma. Nei giorni scorsi 197 Paesi riuniti in Rwuanda hanno adottato un emendamento al Protocollo di Montreal che permetterà di limitare di 0,5 °C il riscaldamento globale, mentre il prossimo 4 novembre l’Accordo di Parigi sul clima diverrà finalmente legalmente vincolante.

Perché tali accordi da firme su carta si tramutino in concrete politiche di sviluppo sostenibile occorre però che il contrasto ai cambiamenti climatici sia accompagnato da una trasformazione a tutto campo dell’attuale, dominante modello socio-economico, e per questo l’approccio multidisciplinare della Sisc rimane tra i più promettenti.

All’interno della conferenza annuale della Sisc (che si concluderà giovedì 20 ottobre), da questo punto di vista assume particolare rilievo la sessione dedicata domani al tema “Trasformare i paradigmi di produzione e consumo per supportare società sostenibili”, all’interno della quale l’economista Giovanni Marini – nella squadra dell’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile del Cnr nonché membro del think tank di redazione, Ecoquadro – evidenzierà i contribuiti che una transizione all’economia circolare può portare nella lotta al cambiamento climatico. Un’opportunità che anche il nostro Paese deve saper cogliere per tempo per non finire a traino della Storia.