Cambiamenti climatici ed energia, ecco il sondaggio più globale mai realizzato: 10.000 cittadini in 79 Paesi

Christiana Figueres: i risultati verranno presentati ai climate talks Unfccc di Bonn

[5 Giugno 2015]

Prende il via dalle Isole Figi il più grande sondaggio di opinione mai effettuato sui cambiamenti climatici:  il  6 giugno 10.000 cittadini, che rappresentano uno spaccato della società  mondiale, si riuniranno in 79 Paesi per l’iniziativa  World Wide Views on Climate and Energy   per fare sentire la loro voce nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici che dovrebbero portare ad un accordo globale alla Conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change (Cop 21 Unfccc) che si terrà a Parigi a dicembre.

Dall’alba alla Figi, fino al tramonto in Arizona, in ogni Paese gruppi di circa un centinaio di cittadini parteciperanno a 100 giornate di riflessione e lavoro e delibereranno su alcune delle questioni più importanti per il mondo: clima e l’energia. I risultati preliminari di questo evento unico saranno presentati il 10 giugno ai climate talks dell’Unfccc a Bonn, in Germania, e ad altri importanti incontri che precederanno la Cop 21 di Parigi.

Il progetto è coordinato dalla Danish Board of Technology Foundation in collaborazione con le Missions Publiques  e la Commission Nationale du Débat Public francese ed è stata co-organizzata dal Segretariato Unfccc  e attuata dai partner della World Wide Views Alliance, che raccoglie diverse istituzioni e gruppi di ricerca europei.   Con i suoi 100 dibattiti in tutto il mondo, World Wide Views on Climate and Energy, diventerà la il più grande di consultazione globale di cittadini mai fatta e rifletterà  la diversità demografica di ogni Paese e i diversi approcci culturali e sociali con i quali viene affrontato il comune pericolo del cambiamento climatico, poi ogni riunione voterà su una serie di domande identiche. I risultati di questa votazione saranno pubblicati immediatamente su internet, rendendo possibile a tutti di seguire dal vivo le dichiarazioni dei cittadini del mondo sulle sfide alle quali i leader  politici dovranno dare delle concrete risposte alla Cop21 Unfccc e di poter confrontare i punti di vista dei cittadini e gruppi interessati a questi negoziati nei diversi Paesi.

Gli incontri in tutto il mondo si concentreranno su 5 sessioni tematiche: Importanza della lotta al cambiamento climatico; Strumenti per affrontare il cambiamento climatico; Negoziati Onu ed impegni nazionali; Equità e distribuzione degli sforzi; Fare e mantenere le promesse sul clima.

Prima delle riunioni, tutti i cittadini partecipanti hanno ricevuto un opuscolo informativo sui pro e i contro e le opinioni sulle diverse politiche, gli obiettivi e le misure per il clima e l’energia. Un breve video introdurrà ciascun tema. Dopo aver discusso ogni tematica, i cittadini voteranno sulle questioni ad essa collegate.

Si scoprirà così cosa pensano i cittadini dei vari Paesi degli impatti del cambiamento climatico; le loro opinioni su cosa fare se i leader politici decideranno a Parigi per fare tutto il necessario per limitare il riscaldamento globale oppure se saranno ancora una vlta poco ambiziosi. Ma anche se l’accordo alla Cop21 Unfccc dovrà essere giuridicamente vincolante per tutti i Paesi o solo per alcuni e quanto e come le risposte a queste domande saranno diverse tra chi vive nei Paesi sviluppati e i cittadini dei Paesi in via di sviluppo e quelli dei piccoli Stati insulari più a rischio per l’innalzamento del livello del mare.

Secondo la segretaria esecutiva dell’Unfccc, Christiana Figueres, «Questo è un impegno unico, con uomini e  donne, con adulti e adolescenti provenienti da Paesi di tutto il mondo che si uniscono per condividere le loro idee e definire la loro opinione su una delle più grandi sfide di questa generazione. Mi auguro che i decision makers troveranno in questa iniziativa un importante cassa di risonanza delle preoccupazioni, delle speranze e delle aspirazioni dei cittadini per il tipo di mondo che vogliono per se stessi e per i loro figli. E’ anche un importante contributo alla galvanizzazione della comprensione pubblica di ciò che spesso può sembrare un argomento molto complesso, ma che va al cuore della vita di tutti. Non vedo l’ora di presentare i risultati preliminari la prossima settimana a Bonn e in una conferenza stampa il 10 giugno».