Cambiamenti climatici, le “sorprendenti” opinioni dei cittadini del mondo (VIDEO)

i tre quarti degli interpellati afferma che l’azione per il clima migliorerà la qualità della loro vita

[11 Giugno 2015]

Quasi l’80% dei cittadini di tutto il mondo sono molto preoccupati per gli impatti dei cambiamenti climatici e circa il 70% vedono comunque nelle misure di lotta contro il global warming un’occasione per migliorare le loro vite E’ quanto merge dal più grande sondaggio mondiale sul cambiamento climatico realizzato da oltre 100 partner della World Wide Views Alliance in previsione della Conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (Cop21 Unfccc) che si terrà a Parigi a dicembre.

La consultazione e i dibattiti, tenutisi in 75 Paesi il 5 giugno, in occasione del World Eenvironment Day, hanno coinvolto 10.000 persone dalle isole Figi all’Arizona e, secondo il comunicato finale dell’Unfccc, «Più del 90% tra loro hanno detto che il nuovo accordo universale che deve essere firmato a Parigi dovrebbe avere l’obiettivo a lungo termine di “zero emissioni” per la fine del secolo». Per il 67% l’accordo di Parigi dovrebbe essere giuridicamente obbligatorio per tutti i Paesi, mentre per il 17% dovrebbe consistere solo in un obbligo di legge solo per i Paesi sviluppati ed emergenti. Il 10% crede che l’obiettivo a lungo termine dovrebbe essere volontario.

I partecipanti al debate and citizen consultation .hann ricevuto informazioni sul cambiamento climatico ed i diversi punti di vista che emergono dai negoziati in corso sulla Cop 21 Unfccc e i cittadini del mondo si sono trovati ovunque d’accordo su una cosa: alla domanda «Il vostro Paese dovrebbe prendere delle misure per ridurre le sue emissioni di gas serra?», il 79% ha risposto sì, anche se numerosi altri Paesi non prendessero le stesse iniziative.

Secondo il sondaggio/dibattito mondiale – coordinato da Unfccc, Danish Board of Technology Foundation, Missions Publiques e Commission nationale française pour le débat public – il 77% dei cittadini del mondo pensa che l’iniziativa più efficace per ridurre le emissioni di gas serra sono i programmi educativi per l’opinione pubblica, subito dopo vengono le azioni per proteggere le foreste tropicali.

Rispondendo alla domanda se i Paesi ad alto reddito dovrebbero pagare più dei 100 miliardi di dollari previsti entro il 2020 per l’attenuazione e l’adattamento nei Paesi a basso reddito, il 78% ha risposto sì. E non ci sono differenze tra Nord e Sud del mondo perché «Le conseguenze del cambiamento climatico sono una fonte di minaccia e preoccupazione per la grande maggioranza delle persone consultate, sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di viluppo», spiega l’Unfccc.
L’altro problema – che è emerso nuovamente anche nella sessione dei climate change tralks che termina oggi a Bonn – è quello della responsabilità differenziata di ciascun Paese e ai cittadini del mondo è stata posta questa domanda: «Quale sarebbe la base migliore per stabilire l’ambizione dei contributi climatici nazionali?» Il 21% ha risposto le emissioni storiche; il 39% le emissioni attuali o previste; il 32% le capacità economiche attuali o future.

La grande maggioranza, l’85%, dei partecipanti al sondaggio/dibattito World Wide Views afferma che il settore privato deve svolgere un ruolo importante per contribuire all’azione climatica. Il 53% pensa che l’impresa privata debba contribuire finanziariamente per il 50% o più, il 32% pensa che debba contribuire ma in maniera più moderata.

Presentando a Bonn i risultati del debate and citizen consultation, la segretaria esecutiva dell’Unfccc, Christiana Figueres, ha detto: «Siamo stati lieti di collaborare all’avvio di questo dibattito e consultazione cittadina e di far sentire la voce delle donne e degli uomini comuni nei negoziati climatici. Molte città, imprese ed Ong esprimono il loro sostegno ad un accordo di mutamento a Parigi. Il punto di vista dei cittadini è altrettanto limpido, vedono le minacce e vedono le possibilità: la grande maggioranza vuole un’azione immediata e vuole un’azione che sia sostenuta a lungo termine per far calare e emissioni fino ad annullarle entro la fine del secolo e sostenere i Paesi in via di sviluppo nei loro sforzi».

Videogallery

  • World Wide Views on Climate and Energy - Results Presentation