Clima, Bianchi (Pd): «L’Accordo di Parigi impone una svolta radicale irrimandabile»

Il commento dell’Intergruppo parlamentare per il clima sui dati presentati dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile

[27 Aprile 2016]

L’accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi, firmato la scorsa settimana a New York da 175 paesi e per l’Italia dal presidente Renzi, impone una svolta radicale non più rinviabile a tutti i paesi. Una svolta che rappresenta una delle sfide più importanti che l’umanità si trova a affrontare per la salvezza del Pianeta e per il rilancio di un’economia più stabile, sostenibile e duratura, una sfida che deve portarci a zero emissioni nette alla metà del secolo.

I dati presentati oggi dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ci dicono che l’impegno per il nostro paese, alla luce del rialzo del 2,5% di emissioni registrato nel 2015, il primo dopo un trend decrescente durato sei anni, passa per scelte e interventi strutturali. I primi settori su cui intervenire sono quelli dell’efficienza energetica con interventi che consentano interventi strutturali su interi edifici, lo sviluppo delle fonti di rinnovabili soprattutto nell’ottica di promuovere l’autoproduzione e gli investimenti nelle reti di distribuzione intelligenti. E ancora le politiche industriali con incentivi per sviluppare tecnologie a bassissimo impatto di carbonio, puntando sulla decarbonizzazione totale, anche di grandi complessi industriali. Sull’investimento sulla mobilità sostenibile avviando un grande piano di sostegno per il trasporto pubblico nelle grandi aree urbane e rafforzare gli interventi per favorire l’uso dell’auto elettrica.

Sono settori strategici per far ripartire la nostra economia nel segno dell’innovazione, dell’abbandono progressivo ma rapido delle fonti fossili, della valorizzazione dei tanti settori della green economy che già oggi sono capaci di generare crescita e occupazione.

di Stella Bianchi (Pd), presidente dell’Intergruppo parlamentare per il clima Globe Italia