Dall’Ue 152 milioni di euro per affrontare la crisi ambientale e umanitaria del Sahel

Nuovi aiuti per Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania, Niger e Nigeria

[11 Giugno 2019]

Come dimostrano le stragi in Mali, la regione del Sahel è caratterizzata da estrema vulnerabilità e povertà che attizzano i  conflitti armati regionali e intercomunitari che stanno provocando enormi spostamenti di popolazione. In alcune aree, la violenza etnica e settaria non permette alla popolazione di accedere ai campi coltivati e ai mercati  e impedisce il funzionamento a  servizi sociali di base che spesso si basano sugli aiuti internazionali e sul volontariato di ONG, Come se non bastasse, le ripetute siccità hanno attenuato la capacità delle comunità di recuperare dalla scarsità di cibo.  Come spiega la Commissione europea in una nota: <Nella regione, 4,4 milioni di persone sono state sfollate con la forza e circa 10,45 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare di emergenza entro il 2019.

Per questo, mentre i paesi del Sahel continuano a soffrire a causa dei conflitti armati, dei cambiamenti climatici e per una crisi alimentare e nutrizionale, l’Unione europea ha stanziato oggi 152,05 milioni di euro per aiutare le persone bisognose nella regione.  Così, con i finanziamenti del 2018, gli aiuti umanitari dell’Ue nel Sahel ammontano a oltre 423 milioni di euro, rendendo l’Unione europea uno dei maggiori donatori della regione.

I fondi Ue messi a disposizione nell’ambito di questo pacchetto forniranno aiuti umanitari  a 7 Paesi del Sahel: Burkina Faso (15,7 milioni di euro), Camerun (17,8 milioni di euro), Ciad (27,2 milioni di euro), Mali (23,55 milioni di euro), Mauritania (11,15 milioni di euro), Niger (23,15 milioni di euro) e Nigeria (28 milioni di euro). Altri 5 milioni di euro sono destinati a un progetto regionale contro la malnutrizione in Burkina Faso, Mali, Mauritania e Niger.

La Commissione Ue spiega che gli aiuti riguardano:

Sicurezza alimentare: in alcune zone del Sahel persistono precipitazioni insufficienti, scarsità di vegetazione e alti prezzi dei prodotti alimentari. L’aiuto umanitario dell’Ue continua ad essere orientato a fornire aiuti alimentari, assistenza sanitaria e acqua alle famiglie vulnerabili, specialmente nei mesi più critici dell’anno, tra i due raccolti, quando le riserve alimentari sono quasi esaurite.

Assistenza sanitaria: in una regione in cui quasi 3 milioni di bambini sotto i 5 anni sono a rischio di malnutrizione acuta grave, un’altra priorità dell’aiuto umanitario dell’Ue è la prevenzione e la correzione di questa situazione che pone la loro vita in pericolo. I fondi dell’Ue aiutano anche a sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce, sostenere il sistema sanitario e fornire cibo terapeutico e medicine essenziali per i bambini malnutriti.

Prevenzione: il sostegno dell’Ue rafforza anche la preparazione e la rapidità di risposta delle comunità nelle aree a rischio, specialmente di fronte a crisi alimentari, sfollamenti, disastri naturali ed epidemie. Collegando sostegno umanitario e sviluppo, l’Ue contribuisce anche a misure volte a rafforzare la resilienza a lungo termine delle comunità.

Christos Stylianides, commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, conclude: «L’Ue  continua a svolgere un ruolo vitale nel Sahel aiutando le persone più vulnerabili in una delle regioni più povere e vulnerabili del mondo. il mondo fragile, dove i bisogni umanitari stanno crescendo in modo allarmante. Grazie a questo nuovo pacchetto, forniremo aiuto alimentare, assistenza sanitaria di emergenza, acqua pulita, riparo, protezione e scuola per bambini. Per garantire che questi aiuti salvino vite umane, è essenziale che gli operatori umanitari abbiano pieno accesso alle popolazioni per poter svolgere il proprio lavoro».