Emergenza regionale per maltempo in Toscana, è la seconda in due mesi

Cresce l’impatto dei cambiamenti climatici sul territorio. Rossi: «Troveremo le risorse per intervenire»

[23 Dicembre 2019]

L’avanzata dei cambiamenti climatici porta con sé una crescita degli eventi meteorologici estremi, di cui anche la Toscana subisce sempre più frequentemente gli effetti: è infatti ancora in corso la stima in merito ai danni provocati in questi giorni dalle bombe d’acqua e i forti venti che hanno spazzato il territorio regionale, ma il governatore Enrico Rossi ha già dichiarato lo stato d’emergenza regionale a causa del maltempo. È la seconda volta in due mesi.

Stavolta il maltempo, che ha imperversato su gran parte della regione e in particolare al sud, ha fatto crollare un pezzo della statale Cassia – tra Abbadia San Salvatore e Radicofani (Siena) in Maremma –, e si registrano inoltre una sessantina frane e decina di consistenti allagamenti che hanno avuto pesanti ripercussioni in più punti del territorio sulla viabilità minore. Nel pomeriggio di ieri è stato aperto anche lo Scolmatore dell’Arno all’altezza di Pontedera, prima che il fiume in piena entrasse nella città di Pisa, in modo da derivare nel canale artificiale circa 350 metri cubi di acqua al secondo. Tutti i collegamenti con le isole sono interrotti dai porti della provincia di Livorno a causa del forte vento

«Troveremo le risorse per intervenire. Quel che emerge è che siamo in grado di fronteggiare eventi come questo», commenta il governatore Enrico Rossi ringraziando per il lavoro svolto la Protezione civile regionale e provinciali.

Gli investimenti messi in campo per realizzare nuove infrastrutture e le manutenzioni dell’esistente, nell’ottica di ridurre il dissesto idrogeologico, sono nell’ordine dei 100 milioni all’anno nel corso degli ultimi 7-8 anni, e stanno dando i loro frutti. Occorre dunque continuare a investire, ma senza un’efficace contrasto ai cambiamenti climatici i rischi per il territorio continueranno a crescere.