Riceviamo e pubblichiamo

Fridays for future, anche a Pisa è il momento di dichiarare emergenza climatica

Domani pomeriggio un’assemblea pubblica per conoscere il movimento dei giovani che ha portato in piazza migliaia di persone contro i cambiamenti climatici

[30 Maggio 2019]

Gli attivisti di Fridays for Future Pisa invitano la cittadinanza ad una assemblea pubblica venerdì 31 maggio alle 17.00 in piazza XX settembre, per una discussione aperta sul movimento che si ispira a Greta Thunberg, e che a Pisa ha già coinvolto migliaia di persone con le mobilitazioni del 15 marzo e del 24 maggio.

«Vorremmo aprire un confronto con la città – spiega Livia Tolve, 26 anni, studentessa di Evoluzione e Conservazione a Biologia – Parleremo dei motivi principali che ci hanno spinto e che ancora ci spingono a manifestare ogni venerdì, e della necessità urgente di adottare misure concrete contro il cambiamento climatico. Dopo la mobilitazione del 24 maggio, che di nuovo ha visto scendere in piazza oltre mille persone a Pisa, l’assemblea sarà l’occasione per avviare un tavolo di lavoro collettivo per produrre un documento che chieda al Comune di Pisa e ai Comuni limitrofi la dichiarazione di emergenza climatica».

Pisa è stata la prima città in Italia ad aderire ai “venerdì per il futuro”, che sono iniziati lo scorso 30 novembre. Da allora, non è passato venerdì senza che gli attivisti di Fridays for Future presidiassero la piazza del comune per attirare l’attenzione di collettività e istituzioni sul riscaldamento globale.

«Dopo tanto lavoro – commenta Bruno Fracasso, 20 anni, il primo a scendere in piazza a Pisa e in Italia – stiamo raccogliendo il sostegno di tante persone, e in particolare del mondo accademico. Università di Pisa, Scuola Normale, CNR hanno espresso esplicitamente il sostegno alle nostre mobilitazioni. Ma non basta. Vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza, perché la crisi climatica, che nessuno ormai può più negare, richiede l’impegno di ogni singola persona. Siamo tutti Fridays for Future nel momento in cui esigiamo che chi ci governa ci restituisca il nostro futuro. Proprio per questo venerdì la piazza sarà aperta a chiunque voglia intervenire»

«È necessario guardare in faccia la realtà – conclude Myriam Bartolucci, educatrice ambientale – i cambiamenti climatici sono inseparabili dal distacco tra ricchi e poveri, tra chi ha il potere per agire e quelli che subiscono. Il 50% più povero del mondo, 3,5 miliardi di persone, è responsabile per il 10% delle emissioni, il 10% più ricco contribuisce al 50% delle emissioni. Contrastare i cambiamenti climatici significherà lavorare per ridurre le disuguaglianze, e per una giustizia ambientale che significa equa distribuzione delle risorse e dei vantaggi. Diritti della natura e diritti umani sono strettamente collegati».

di Fridays For Future Pisa – Italia