I vichinghi hanno colonizzato la Groenlandia grazie a un’anomalia climatica calda

Gli insediamenti vichinghi sono crollati quando il clima e ritornato irregolarmente rigido

[8 Febbraio 2019]

Lo studio “Medieval warmth confirmed at the Norse Eastern Settlement in Greenland” pubblicato su Geology da G. Everett Lasher e Yarrow Axford del Department of Earth and planetary sciences della Northwestern University, racconta una storia della colonizzazione vichinga della Groenlandia molto diversa da quell ache conoscevamo finora.  ,

Anche se serie TV e film dipingono i vichinghi come uomini fortissimi che  sfidavano temperature glaciali con indosso pellicce e di elmi di ferro, il nuovo studio rivela che invece potrebbero essere andati in quella che avrebbero battezzato Groenlandia (Terra Verde) per crogiolarsi al tiepido sole di esteti nord che insolitamente calde.

Dopo aver ricostruito i dati sul clima della Groenlandia meridionale negli ultimi 3.000 anni, il team della Northwestern University ha scoperto che «Rispetto ai secoli precedenti e seguenti, lì era relativamente caldo quando ci vissero i norreni tra il 985 e il 1450 dC».

Axford  ricorda che «La gente aveva ipotizzato che i norreni si fossero stabiliti in Groenlandia durante un insolito, fortuito periodo caldo, ma non c’erano state ricostruzioni dettagliate della temperatura locale che lo confermassero pienamente, e alcuni lavori recenti hanno suggerito che era vero il contrario. Quindi questo era un po ‘un mistero climatico». Un  mistero che sembra essere stato finalmente risolto.

Per ricostruire il clima del passato, Lasher e Axford hanno studiato i carotaggi dei sedimenti lacustri raccolti vicino agli insediamenti norreni nei dintorni di Narsaq, nel sud della Groenlandia e sottolineano: «Dato che il sedimento lacustre si forma con un accumulo incrementale di strati annuali di fango, questi carotaggi contengono archivi del passato».

Analizzando gli strati di sedimenti, i ricercatori possono individuare gli indizi climatici di eoni fa. Per questo studio, Lasher ha analizzato la chimica di alcune specie di mosche lacustri, chiamate chironomidi, intrappolate all’interno degli strati di sedimento, Analizzando gli isotopi dell’ossigeno all’interno degli esoscheletri conservati delle mosche, il team ha ricostruito il passato climatico dell’area, un metodo che ha permesso di ricostruire i cambiamenti climatici nell’arco di centinaia di anni e anche per periodi più ridotti, riuscendo così a pubblicare «il primo studio a quantificare i cambiamenti di temperatura del passato nel cosiddetto insediamento norreno orientale».

Lasher  spiega che gli isotopi dell’ossigeno misurati nei  chironomidi, rivelano gli isotopi dell’acqua del lago in cui sono cresciuti gli insetti e l’acqua del lago proviene dalle precipitazioni, «Gli isotopi dell’ossigeno nelle precipitazioni sono parzialmente controllati dalla temperatura, quindi. per dedurre come la temperatura potesse essere cambiata, abbiamo esaminato il cambiamento degli isotopi di ossigeno nel tempo».

Studi recenti avevano concluso che durante il periodo in cui i Vichinghi vivevano nel sud della Groenlandia alcuni ghiacciai in Groenlandia e nel vicino Canada Artico erano in avanzamento, quindi Axford e Lasher si aspettavano che i loro dati indicassero un clima molto più freddo. Invece, hanno scoperto che «un breve periodo caldo aveva interrotto una tendenza costante del clima di raffreddamento guidata da cambiamenti nell’orbita terrestre. Verso la fine del periodo caldo, il clima era eccezionalmente erratico e instabile con temperature record alte e basse che precedettero l’abbandono della Groenlandia da parte dei vichinghi». Nel complesso, il clima era di circa 1,5 gradi Celsius più caldo rispetto ai secoli di raffreddamento. Questo periodo più caldo era simile alle temperature sperimentate attualmente nella Groenlandia meridionale, che in estate  si aggirano intorno ai 10 gradi Celsius.

Con loro ulteriore sorpresa,  Axford e Lasher hanno scoperto che «La North Atlantic Oscillation (NAO) – una fluttuazione naturale della pressione atmosferica spesso responsabile delle anomalie climatiche nella regione – probabilmente non era in una fase prevalentemente positiva per molti secoli medievali, come invece era stato ipotizzato», Quando la NAO è nella sua fase positiva, porta aria fredda in gran parte della Groenlandia.

Lasher  spiega ancora: «Abbiamo scoperto che la NAO non poteva spiegare i cambiamenti climatici medievali nel nostro sito. Ciò potrebbe mettere in dubbio il suo utilizzo nello spiegare i cambiamenti climatici a lungo termine negli ultimi 3.000 anni altrove».

Allora cosa ha causato l’anomalia climatica che ha permesso ai vichinghi di colonizzare temporaneamente la Groenlandia? Lasher e Axford non ne sono sicuri, ma ipotizzano che «Potrebbe essere stata causata dalle correnti oceaniche più calde nella regione. I nuovi dati saranno utili ai modellisti del clima e ai ricercatori climatici mentre cercano di capire e prevedere cosa potrebbe esserci in serbo per la calotta glaciale della Groenlandia, poiché la Terra in futuro si riscalderà rapidamente».

Axford aggiunge: «A differenza del riscaldamento iniziato il secolo scorso, che è globale, il caldo medievale era o localizzato, Volevamo indagare su quello che era avvenuto nel sud della Groenlandia in quel momento perché è una parte climaticamente complessa del mondo in cui possono avvenire cose contrarie».

Gli insediamenti norreni in Groenlandia sono stati abbandonati quando localmente il clima locale è diventato  eccezionalmente irregolare e, in definitiva, costantemente freddo. Ma Axford e Lasher lasciano agli archeologi il compito di determinare se il clima abbia o meno avuto un ruolo nella partenza dei vichinghi dalla grande isola nuovamente ricoperta di ghiaccio.

Lasher conclude: «Siamo partiti dall’ipotesi che non avremmo visto caldo in quel periodo di tempo, nel qual caso avremmo potuto spiegare come i norreni fossero gente robusta e vigorosa che si è stabilita in Groenlandia durante un cold snap. Invece, abbiamo trovato le prove del caldo, poi, via via che i loro insediamenti si sono estinti, apparentemente c’era un’instabilità climatica, forse non erano così resistenti ai cambiamenti climatici come gli indigeni della Groenlandia, ma il clima è solo una delle tante cose che potrebbero aver svolto un ruolo».

Insomma, se cercate un popolo davvero vigoroso, in grado di passare indenne da cambiamenti climatici rapidi,  pensate agli Inuit piccoli e scuri e “miti”, non ai guerrieri vichinghi alti e biondi.