La Commissione Ue registra le iniziative dei cittadini europei su emergenza climatica e per salvare le api

C’è tempo un anno per raccogliere un milione di firme sotto ogni ICE

[5 Settembre 2019]

La Commissione europea ha deciso di registrare tre nuove iniziative dei cittadini europei (ICE): “Azioni in materia di emergenza climatica”, “Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano” e Combattere la corruzione in Europa alla radice, tagliando i fondi ai paesi con un sistema giudiziario inefficiente dopo il termine previsto”. La Commissione ha invece deciso inoltre deciso di non registrare la proposta di ICE “Garantire la conformità della politica commerciale comune con i trattati dell’UE e con il diritto internazionale” «perché le azioni richieste esulano manifestamente dalla competenza della Commissione ad agire in conformità dei trattati dell’Ue».

Per quanto riguarda la “Azioni in materia di emergenza climatica”, Fridays for Future chiede alla Commissione Ue «di rafforzare l’azione in materia di emergenza climatica in linea con il limite di riscaldamento di 1,5°°. Ciò significa obiettivi climatici più ambiziosi e un sostegno finanziario all’azione per il clima”. In particolare, l’iniziativa si concentra sulla necessità per l’UE di: “adeguare i suoi obiettivi (NDC) secondo l’accordo di Parigi a una riduzione dell’80% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 per azzerare le emissioni nette entro il 2035, e adeguare di conseguenza la legislazione europea in materia di clima». L’iniziativa chiede anche l’istituzione di un meccanismo europeo i adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere, accordi di libero scambio con Paesi partner basati sul Climate Action Tracker e  materiale didattico gratuito sugli effetti dei cambiamenti climatici».

La Commissione Ue ha dichiarato che «Ai sensi dei trattati dell’Ue, la Commissione europea può agire a livello legislativo per salvaguardare, tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente e nel settore della politica commerciale comune. La Commissione ritiene pertanto che questa iniziativa sia giuridicamente ammissibile e ha deciso di registrarla. La registrazione avrà luogo il 23 settembre 2019, data a partire dalla quale gli organizzatori avranno a disposizione un anno per raccogliere le firme a sostegno dell’iniziativa».

La coalizione che ha promosso l’iniziativa “Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano”, chiede alla CommissioneUe di «proporre atti giuridici che prevedano l’eliminazione progressiva dei pesticidi sintetici entro il 2035, il ripristino della biodiversità e il sostegno agli agricoltori durante la fase di transizione» e di «eliminare progressivamente i pesticidi sintetici dall’agricoltura europea dell’80% entro il 2030, a cominciare dai più pericolosi, fino al 100% entro il 2035; ripristinare gli ecosistemi naturali nelle zone agricole facendo dell’agricoltura un vettore di recupero della biodiversità; riformare l’agricoltura dando priorità all’agricoltura su piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi e OGM».

La Commissione ha accolto la proposta di ICE perché «Ai sensi dei trattati dell’Ue, la Commissione europea può agire a livello legislativo nel settore della politica agricola comune e del mercato interno, nonché adottare misure nei settori veterinario e fitosanitario. La Commissione ritiene pertanto che questa iniziativa sia giuridicamente ammissibile e ha deciso di registrarla. La registrazione avrà luogo il 30 settembre 2019, data a partire dalla quale gli organizzatori avranno a disposizione un anno per raccogliere le firme a sostegno dell’iniziativa».

Una volta registrata ufficialmente, un’iniziativa dei cittadini europei consente a un milione di cittadini provenienti da almeno 7 Stati membri dell’Ue di invitare la Commissione europea a proporre atti legislativi nei settori di sua competenza.

In questa fase della procedura, la Commissione europea non ha analizzato il merito delle iniziative, ma solo la loro ammissibilità giuridica e sottolinea che «Se una delle tre iniziative registrate raccoglierà un milione di dichiarazioni di sostegno da almeno 7 Stati membri entro il termine di un anno, la Commissione la analizzerà e darà una risposta. Potrà decidere di dare o di non dare seguito alla richiesta e, in entrambi i casi, dovrà giustificare la sua decisione».