Venerdì scorso solo a Firenze hanno manifestato cinque volte più persone di quelle scese in piazza a marzo

Lo sciopero globale per il clima in Toscana, visto dall’Arpat

Un bel segnale che può dirci che oltre alle temperature del pianeta, si stanno sollevando anche le coscienze dei suoi abitanti

[1 Ottobre 2019]

Il movimento Fridays For Future ispirato da Greta Thunberg ha portato in piazza oltre 50 mila persone a Firenze, un lungo corteo gioioso e festante ma con slogan tutt’altro che speranzosi. Alla sua terza edizione, lo sciopero organizzato dagli studenti ha in realtà coinvolto tutta la popolazione, bambini e famiglie, adulti, nonni, tutti uniti per combattere contro il cambiamento climatico e per chiedere piuttosto un cambiamento di rotta.

La manifestazione non violenta è partita dall’iniziativa di giovani di ogni parte del mondo che non vogliono che il loro futuro sia ipotecato da interessi economici e politici e che non hanno più tempo di aspettare e sperare.

Si conclude così la settimana di mobilitazione per il clima, iniziata venerdì 20 settembre 2019, con manifestazioni in 163 stati e che ha coinvolto più di 4 milioni di persone. Il movimento nato da una ragazza sedicenne, che, appena un anno fa, ha iniziato a mancare da scuola ogni venerdì per scioperare da sola davanti al parlamento svedese affinché mettesse all’ordine del giorno azioni concrete per fermare le emissioni di gas serra, causa del surriscaldamento globale.

Greta Thunberg, dopo aver attraversato l’oceano Atlantico in barca a vela per minimizzare le emissioni di CO2 del suo lungo viaggio, ha potuto parlare al Climate Action Summit dell’Onu, un evento fortemente voluto dal Segretario Generale António Guterres, in previsione della prossima Conferenza delle Parti che si terrà a dicembre in Cile.

Il 27 settembre sono scesi in piazza gli studenti italiani; in 180 città i ragazzi che hanno scioperato in Italia sono più di un milione.

In Toscana ci sono stati cortei con migliaia di ragazzi: a Siena hanno fatto tappa finale nella piazza gioiello della città, Piazza del Campo, riempiendola; a Livorno ci sono state alcune migliaia di persone a sfilare per le vie cittadine. A Pisa dopo aver percorso i lungarni, i manifestanti si sono trovati in Piazza dei Cavalieri, uno dei luoghi della cultura e del sapere della città, d’altronde tra i principi ispiratori del movimento c’è proprio quello di seguire gli avvertimenti della scienza, riguardo il cambiamento climatico. A Pistoia tremila ragazzi hanno sfilato verso Piazza Duomo e a Prato molti cartelloni erano scritti anche in cinese, a rimarcare che il riscaldamento globale non ha confini e difendere il pianeta è compito di tutti i suoi abitanti. I cortei ci sono stati anche negli altri capoluoghi, Arezzo, Carrara, Grosseto e Massa.

A Firenze, la manifestazione più gremita, il corteo si è dispiegato per il centro cittadino, partendo da piazza Santa Maria Novella alle 9 del mattino, per concludersi a Piazza Santissima Annunziata dopo aver percorso circa 3 km. Il primo sciopero globale per il clima a Firenze, a marzo 2019, aveva portato in piazza oltre 10 mila persone, venerdì sono state cinque volte tante. Un bel segnale che può dirci che oltre alle temperature del pianeta, si stanno sollevando anche le coscienze dei suoi abitanti.

 di Arpat – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana