In inverno era emergenza siccità, adesso le bombe d’acqua.

Maltempo, un migliaio di evacuati in Lombardia: si va verso lo stato d’emergenza nazionale

Foroni: «Stiamo iniziando la conta dei danni». Ma prevenire costerebbe molto meno che curare

[13 Giugno 2019]

Dopo un inverno dove le precipitazioni al nord erano quasi dimezzate adesso l’ennesima ondata di maltempo si è abbattuta ieri sulla Lombardia, con bombe d’acqua che hanno colpito soprattutto le province di Lecco, Como, Brescia e Sondrio provocando smottamenti, esondazioni dei torrenti e l’evacuazione di 800 persone solamente a Dervio – Comune di 2.600 abitanti nella provincia di Lecco – a causa del superamento delle quote massime dell’invaso della diga di Pagnona. In tutto le procedure di evacuazione riguardano «un migliaio di persone», informano dal ministero dell’Ambiente.

«Fortunatamente – commenta l’assessore lombardo al Territorio Pietro Foroni – è in atto un netto miglioramento delle condizioni meteo e una decisa attenuazione dei fenomeni per le prossime ore, ciò che fa ben sperare in un graduale rientro alla normalità. Massima solidarietà alle popolazioni colpite da parte di Regione Lombardia, e un ringraziamento particolare a tutti i volontari della Protezione civile regionale per la grande professionalità e abnegazione dimostrata anche in questa ennesima difficile situazione. In attesa che la situazione torni sotto controllo – conclude Foroni – stiamo iniziando la conta dei danni e avviando la procedura per chiedere al Governo il riconoscimento dello Stato di emergenza nazionale».

Solo ad aprile il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Salvatore Micillo aveva incontrato l’assessore Foroni, proprio per parlare del tema degli interventi di mitigazione ai fenomeni di dissesto idrogeologico nel territorio regionale. Per la Regione Lombardia il ministero dell’Ambiente ha stanziato 80 milioni di euro, di cui 30 per l’anno in corso, 50 nei successivi 2020 e 2021, ma è evidente come sia necessario fare di più.  Lo stesso ministero dell’Ambiente, nel 2013, ha stimato infatti 40 miliardi di euro il fabbisogno per rimettere in ragionevole sicurezza l’intera Italia sul fronte del dissesto idrogeologico. Attraverso il Piano “Proteggi Italia” il Governo ha annunciato lo stanziamento di 11 miliardi di euro, mentre solo negli ultimi 5 anni per il risarcimento dei danni provocati dal maltempo in Itali sono stati stanziati già oltre 7,6 miliardi, che arrivano a oltre 50 negli ultimi cinquant’anni. Prevenire costerebbe molto meno che curare, soprattutto adesso che i cambiamenti climatici corrono veloci: nel solo 2018 Legambiente ha documentato vittime a causa di 148 eventi meteorologici estremi, che si sono succeduti lungo tutta la penisola.