Riprendiamoci il futuro. Uno studente elbano su due in piazza

Il forum dei giovani chiede un "tavolo della concretezza" alle istituzioni

[28 Settembre 2019]

Ieri uno studente superiore su due  ha risposto presente al nostro appello per l'”Elba strike for climate”.

In circa 500 si sono riversati a partire dalle 10 nella Sala De Laugier per essere i protagonisti dell’Assemblea Climatica dove abbiamo presentato le proposte della nostra carta “Riprendiamoci il Futuro”. Probabilmente si è trattato,ci hanno detto in molti, della più grande e partecipata mobilitazione  studentesca in sciopero  degli ultimi decenni all’Elba; e a ben guardare se ne capisce pure il perché.  Ce lo abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni, si chiama crisi climatica, e minaccia ogni secondo di più la nostra specie. Se ci siamo riuniti in assemblea, se siamo scesi in piazza, se abbiamo urlato i nostri slogan e mostrato i nostri striscioni è perché dobbiamo farvi capire una cosa: il futuro è nostro!

Amministratori, dirigenti, imprenditori, manager, politici egoisti: non ci strapperete la speranza! La nostra forza, la nostra determinazione sono più forti del vostro triste egoismo e della  becera logica del profitto.

È giunto il tempo che la società mondiale come Locale si assuma le proprie responsabilità, dandosi una mossa, perché il tempo per fare con calma non lo abbiamo. Non lo ha il pianeta e dunque non lo ha l’Elba, che se vuole continuare a sopravvivere deve imparare a svilupparsi in maniera sostenibile. Serve una vera rivoluzione ambientale che noi, un’intera generazione, chiediamo con forza e  voglia di concretezza. Noi abbiamo dato un punto di partenza, con la nostra Carta “Riprendiamoci il Futuro” e abbiamo acceso la scintilla invitando tutti i comuni e gli enti territoriali (Asa, Esa, Enel, Scuole, Parco) a ratificarla in Consiglio e a concordare con noi una data per il “tavolo della concretezza” dove scrivere le misure, decidere i tempi e chiarire gli stanziamenti necessari per  rendere la carta realtà.

Chiudo raccontando una esperienza personale: ieri, dopo la manifestazione alle Ghiaie stavo uscendo dal Parco, ancora sudato per le corse fatte e preso dal fervore della mobilitazione, quando mi ferma un bambino di 7-8 anni che mi dice ” fategli capire che se ci distruggono la terra dopo non sappiamo dove vivere” e poi prosegue con la preoccupazione per un ghiacciaio che si sta sciogliendo (penso sia quello in Val D’Aosta). Un po’ impreparato ma convinto gli rispondo che insieme ci si può ancora fare. Che ci riusciremo.

Per me la “promessa” fatta in quei pochi secondi alle Ghiaie vale più di tutto l’oro del mondo.

Noi siamo il futuro, quel bambino e i suoi coetanei persino più di noi, e ci dobbiamo giurare che gli consegneremo un mondo diverso da quello che ci lasceranno, un mondo nuovo, sostenibile ma soprattutto ancora sano.

di Pietro Gentili, Forum Giovanile Arcipelago Toscano

 

Ps:Per contattarci  per iniziative, info sul “tavolo della concretezza” o qualsiasi altra cosa sempre disponibili su

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