SOS ghiacciai su Nature: tra i 38 scienziati firmatari anche il professor Baroni dell’università di Pisa

Unico italiano a firmare l’appello che traccia uno scenario drammatico sul futuro dei ghiacciai del Pianeta

[19 Dicembre 2019]

«Dal 1960, i ghiacciai del nostro Pianeta hanno perso più di 9.000 gigatonnellate di ghiaccio, l’equivalente di uno strato spesso 20 centimetri esteso quanto la Spagna, e la previsione è che scompariranno quasi del tutto entro il 2300, con un conseguente e drammatico innalzamento del livello del mare in tutto il globo». E’ l’allarmante scenario che emerge dalla lettera appello pubblicata a dicembre su Nature e firmata da 38 scienziati di tutto il mondo fra cui, unico Italiano, il professor Carlo Baroni, geologo dell’Università di Pisa.
Baroni spiega che «Il tasso attuale di fusione dei ghiacciai provocato dal cambiamento climatico atto è senza precedenti, moltissime catene montuose perderanno la maggior parte dei loro ghiacciai entro questo secolo, la fusione attuale è già responsabile dell’innalzamento del livello del mare di quasi 3 centimetri».
La lettera pubblicata su Nature è stata redatta ad agosto a Zurigo durante il meeting del World Glacier Monitoring Service al quale Baroni ha partecipato come rappresentante del Comitato Glaciologico Italiano (CGI). Il documento è stato inviato alla segretaria esecutiva dell’United Nations Framework Convention on Climate Change, Patricia Espinosa, per favorire il monitoraggio e le ricerche sui ghiacciai quali sensibili sentinelle del clima.
Baroni conclude: «Vorrei sottolineare che la lettera riprende in parte anche gli argomenti della “Carta dell’Adamello” sottoscritta dal nostro Ateneo e firmata la scorsa estate dai Rettori di numerose università italiane, dal Club Alpino Italiano (CAI) e dal CGI, che impegna le istituzioni aderenti a promuovere la formazione e la ricerca sul cambiamento climatico in atto, a testimonianza del grande impegno degli scienziati su questo tema».