Dire e fare, arrivano gli stati generali della cultura della Toscana

Torna (e si rinnova) la storica iniziativa di Anci e Regione. Si parte da Siena lunedì 22

[19 Giugno 2015]

Che per un territorio la cultura sia un valore aggiunto cui potersi aggrappare, anche sul piano economico, in teoria è un dato ormai scontato. Autorevoli rapporti, come quello recentemente diffuso da Symbola e Unioncamere, rammentano ogni anno a quanto ammonti, questo valore aggiunto: miliardi di euro, e una ritrovata vitalità per le realtà locali. Nella pratica, invece, la cultura rimane spesso una voce di bilancio da tagliare.

Chi amministra un Comune oggi si trova spesso di fronte a due possibili strade: investire in cultura con la speranza che possa rappresentare domani un volano economico, oppure attingere nell’immediato a quel capitolo di bilancio per trarne risorse da dedicare a partite più urgenti. In molti casi la decisione è dettata da scelte ideologiche o dall’impellenza di fornire risposte rapide in tempi stretti. Per questo il ritorno di “Dire e fare”, la storica iniziativa organizzata ogni anno da Anci Toscana in collaborazione con la Regione sui temi dell’innovazione e della buone pratiche della Pubblica amministrazione, rappresenta quest’anno in particolare un’utilissima occasione per prendersi del tempo e riflettere: sarà la cultura il primo tema di questa nuova stagione 2015, che abbandona la forma prettamente espositiva scelta in passato per approdare ad un nuovissimo inedito format: 5 appuntamenti in 5 città su 5 temi specifici, a cui dedicare una intera giornata di lavori animata da convegni, seminari, tavoli di approfondimento.

La prima giornata si terrà a Siena lunedì prossimo; poi sarà la volta dell’Innovazione a Pisa (21 luglio), Sanità e Welfare ad Arezzo (18 settembre), Governo del territorio a Scandicci (22 ottobre) e Scuola a Firenze (23 novembre).

«Una formula ‘itinerante’ e articolata che senz’altro riuscirà a fornire stimoli e sollecitazioni in tema di buone pratiche della pubblica amministrazione, in un momento importante come quello attuale di inizio di una nuova legislatura regionale – sottolinea il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – La giornata di contributi e riflessioni intorno al tema della cultura darà risultati interessanti che potranno ispirare nuove voci dell’agenda politico–istituzionale nazionale e regionale in un settore importante per la Toscana. E lo stesso vale per gli altri 4 appuntamenti, da cui ci aspettiamo indicazioni importanti per il lavoro che ci attende nei prossimi 5 anni».

Per l’appuntamento senese (in allegato il programma dettagliato di “Dire e fare”) la sede prescelta è quella splendida di Santa Maria della Scala, dove sarà una sorta di “stati generali della Cultura della Toscana”, che coinvolgeranno gli amministratori, rappresentanti istituzionali nazionali e regionali del mondo della cultura, di enti e associazioni private che producono e vivono di cultura, di fondazioni bancarie e di cooperative che erogano finanziamenti. Tra i relatori, sottolineiamo con orgoglio la presenza di Simone Borgesi, economista dell’università di Siena e storica firma del nostro think tank Ecoquadro. Borghesi introdurrà il dibattito alla sessione Nuove modalità di rapporto pubblico/privato: l’impresa culturale, dedicata al fundraising, il crowdfunding e i nuovi orizzonti di finanziamento, spaziando dal ruolo delle start up a quello delle Fondazioni bancarie, analizzando le reti possibili e le filiere virtuose.

Più in generale a Siena i lavori di “Dire e fare”, come quelli delle altre giornate previste, saranno organizzati in tre sezioni: un’introduzione generale in cui saranno presentati i quesiti e il contesto generale, cinque tavoli paralleli di approfondimento ed infine la sessione plenaria in cui verranno riportati e discussi i documenti di sintesi dei tavoli, che saranno articolati in cinque sezioni: “Mecenate” su Nuove modalità di rapporto pubblico/privato e l’impresa culturale; “Fahrenheit” su Archivi e biblioteche; “Stendhal” su Musei e parchi archeologici; “Polvere di Stelle” su Contenitori e contenuti della produzione artistica e culturale, cinema, teatri e arti dello Spettacolo; “Camera con vista” su Promozione e accoglienza, le possibilità nel ‘post Province’ ed il superamento dei confini regionali.

Con queste cinque giornate monografiche, “Dire e fare” si trasforma dunque in una manifestazione diffusa, che potrà coinvolgere tutto il territorio regionale dando massimo rilievo al dibattito sui temi principali dell’agenda politico–istituzionale nazionale e regionale sui temi che caratterizzano la vita sociale di una comunità.