I bambini sono di sinistra (e gli scimpanzé no): lo dicono anche gli scienziati (VIDEO)

Il senso di giustizia “riparativa” già presente in età pre-scolare

[22 Giugno 2015]

Lo studio “Restorative Justice in Children”, pubblicato su Current Buiologi da un tem di scienziati del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology e dell’università di Manchester, dice che un importante, e forse esclusivo, meccanismo umano, quello della giustizia e della riparazione dei torti, sembrerebbe innato, o almeno è presente nei bambini molto piccoli. Ad esempio, i nostri parenti più prossimi, gli scimpanzé, non puniscono che compie atti contro terzi.

I ricercatori sottolineano che i bambini più piccoli sono comunemente considerati testardi, egoisti e incapaci di condividere le cose, ma il team tedesco-britannico ha scoperto che i bambini di età inferiore ai tre anni «In realtà mostrano un sorprendente livello di preoccupazione per gli altri e un senso intuitivo di giustizia riparativa». Gli studi dimostrano che i bambini preferiscono restituire gli oggetti smarriti ai legittimi proprietari e, se questo per un qualche motivo non è possibile, cercano di impedire ad un terzo di prendere ciò che non gli appartiene. «Inoltre – dicono i ricercatori – sia a tre e cinque anni i bambini hanno le stesse probabilità di rispondere alle esigenze di un altro individuo, anche quando si tratta di un burattino, che per loro è come una persona».

Secondo lo studio, «I risultati nei bambini dalla Germania offrono una nuova visione della natura della giustizia stessa». Insomma i bambini piccoli sono davvero di sinistra, come diceva Claudio Bisio in un suo famoso monologo.
Al di là delle forzature scherzose, Keith Jensen, dell’Università di Manchester, spiega che «L’implicazione principale è che, per esempio, la preoccupazione per gli altri, l’empatia è una componente fondamentale di un senso di giustizia. Questo senso di giustizia basata sul danno fatto alle vittime rischia di essere al centro della pro-socialità umana e della punizione, entrambe le quali costituiscono la base di una cooperazione unicamente umana».

Nella società umana, la cooperazione viene spesso incoraggiata attraverso la punizione dei punendo free-riders, ma studi precedenti hanno dimostrato che gli scimpanzé non puniscono imbroglioni a di non esserne stati danneggiati direttamente come individuo. Per capire le radici della giustizia nella società umana bisogna quindi studiare quanto precocemente compaia nel carattere dei bambini piccoli. «Gli studi hanno dimostrato che i bambini sono più propensi a condividere le cose con un pupazzo che è stato generoso con un altro individuo che con uno che si è comportato male. Preferiscono anche che sia punito un bambino che se lo merita che uno che non è colpevole. A 6 anni di età i bambini sono già disposti a pagare un prezzo perché sia punito chi si è comportato male. I bambini in età prescolare possono anche essere incoraggiati, con minacce di punizione, a comportarsi più generosamente.

Per scoprire che cosa motiva il senso di giustizia nei bambini piccoli, il team guidato da Katrin Riedl e dalla Jensen ha studiato le reazioni di bambini tra i 3 e i 5 che potevano prendere degli oggetti da un fantoccio che a sua volta li aveva tolti ad un altro. I bambini di solito preferivano intervenire a favore del burattino “vittima”. Quando sono stati messi davanti a diverse scelte, i bambini di 3 anni preferivano restituire una cosa che prendersela. «Sembra che il senso della giustizia basato sul danno causato alle vittime emerga nella prima infanzia – scrivono i ricercatori – Sembra che i bambini in età prescolare non procurino un danno agli altri spinti dal senso di giustizia o per vendetta, ma a causa della preoccupazione per il benessere della vittima. I risultati evidenziano il valore degli interventi di terze parti per la cooperazione umana. Potrebbero anche rivelarsi utili per i genitori e gli insegnanti di bambini in età prescolare».

Per la Jensen il vero messaggio che emerge dallo studio è che «I bambini in età prescolare sono sensibili al danno verso agli altri, e data loro una scelta preferirebbero restituire le cose per aiutare la vittima e punire il colpevole. Invece di punire i bambini per malefatte o discutere le malefatte degli altri in modo punitivo o concentrandosi sul “cattivo”, i bambini potrebbero comprendere meglio il danno procurato alla vittima e il la restituzione come soluzione». A questo punto bisogna proprio dire che ci roviniamo col crescere, e che forse in Italia esageriamo anche un po’…

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