In Italia la geologia non è ancora donna

[29 Gennaio 2015]

Ben il 54% dei geologi donna ha subito discriminazioni sul posto di lavoro, nell’esercizio della professione e addirittura il 92% ha percepito disuguaglianze di genere. Abbiamo inviato a tutti i nostri iscritti, uomini e donne un questionario da compilare . Quanto è emerso è davvero importante non solo per far comprendere lo stato della professione del geologo in Italia ma soprattutto per conoscere gli ostacoli , le problematiche quotidiane del geologo donna , della figura femminile nel panorama della professione. I dati dicono che non c’è politica per la famiglia.

Non solo abbiamo avuto la conferma di quanto siano pochi i geologi dirigenti  nelle Pubbliche Amministrazioni ma di questi solo il 43% è donna. Solo il 18% delle donne che svolgono la libera professione di geologo ha figli, mentre la percentuale sale al 24% tra le donne geologo che hanno un lavoro dipendente. Il dato più alto è quello riguardante la percezione delle disuguaglianze di genere. Ben il 92% delle donne percepisce la disuguaglianza di genere.

L’essere donna ed addirittura la maternità sono discriminanti molto importanti. Ben l’87% delle donne ha detto che la propria professione è fortemente condizionata dalla maternità e molte di queste donne hanno dichiarato di potersi dedicare poco alla professione. Dunque dal sondaggio sembra uscire un quadro chiaro di un Paese dove si pensa poco ad una politica per la famiglia , per l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro e soprattutto emergerebbe un Paese dove le donne non hanno la possibilità di occupare ruoli dirigenziali.
Quello messo in campo dalla Commissione Pari Opportunità è un esperimento innovativo per l’intero mondo delle professioni e soprattutto degli Ordini , destinato con ogni probabilità a fare scuola . E’ l’Ordine di appartenenza ad aprirsi alle esigenze degli iscritti e ad ascoltare la figura femminile anche perché la geologia è donna ma è soprattutto è giovane. Una gran parte delle donne geologo iscritte all’Ordine non supera i 55 anni di età.
I dati sono stati resi noti oggi, al termine di un vertice che la commissione Pari Opportunità del CNG ha avuto con le delegazioni delle commissioni Pari Opportunità di tutti gli Ordini Regionali dei Geologi. Questo  vertice  nasce a valle di una serie di attività messe in campo dalla Commissione CPO del CNG  e dalla necessità di introdurre e divulgare tali tematiche in un contesto professionale, quale quello dei geologi, principalmente rappresentato da uomini. L’approccio a tali questioni, però, non deve concentrarsi esclusivamente sulle differenze di genere, che vanno assolutamente messe in evidenza e monitorate, e lo dimostrano i risultati dell’indagine conoscitiva, ma deve aprire nuovi orizzonti e nuove prospettive che possano essere di supporto all’intera categoria professionale. Penso per esempio al concetto di cura del territorio, tema e che va assolutamente sviluppato in ottica di pari opportunità, dando al territorio, all’ambiente le stesse opportunità che sono riservate ad altri settori della nostra società.

E’ un modo innovativo di intendere le pari opportunità, ed per questo che il CNG cercherà di portare avanti questo tipo di approccio senza ovviamente tralasciare le difficoltà ed i problemi che quotidianamente si trovano ad affrontare le nostre colleghe geologo nello svolgimento della professione.

di Giuseppina Nocera, presidente della commissione Pari opportunità del Consiglio nazionale dei geologi