Nucleare, terremoto in Slovenia vicino a una centrale: è a 125 km dall’Italia

L'impianto ha continuato a operare. Dopo le analisi, Ispra e Arpa riportano un «quadro pienamente tranquillizzante»

[2 Novembre 2015]

Alle 8.22 di ieri 1 novembre, un terremoto di magnitudo 4.2 della scala Richter ha avuto epicentro nelle vicinanze della centrale nucleare di Krško, in Slovenia, situata a circa 125 km di distanza dal confine italiano.

«La scossa non ha determinato l’arresto automatico dell’impianto – precisano dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – Sono state comunque avviate dall’esercente le procedure di allerta previste in tali casi, le quali sono tuttavia rimaste in atto soltanto per 30 minuti. Non essendo stata rilevata alcuna anomalia la centrale ha continuato ad operare regolarmente».

È quanto afferma l’Ispra dopo aver contattato l’Autorità di sicurezza nucleare slovena (Snsa – Slovenian nuclear safety administration) in merito all’evento sismico e all’interessamento della centrale di Krško. L’Ispra comunica inoltre continuare a monitorare la situazione in collaborazione con l’Arpa Friuli Venezia Giulia.

Il risultato della misurazione effettuata dagli operatori di Arpa-Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ieri sera nell’ambito del servizio di emergenza, attivo h24 per 365 giorni all’anno, «conferma il quadro pienamente tranquillizzante» a seguito del terremoto che si è verificato in Slovenia ieri mattina in prossimità della centrale nucleare di Krško. «Più precisamente – dettagliano dalla Giunta friulana – l’intervento in pronta disponibilità ha campionato il particolato atmosferico», confermando «che non vi è alcuno scostamento dal livello del fondo naturale su tutto il territorio regionale. Arpa ha proceduto anche alla verifica dei valori disponibili sulla rete europea Eurdep, che forniscono i dati delle centraline nell’immediato intorno dell’impianto nucleare sloveno. Anche in questo caso, rende noto Arpa, non ci sono scostamenti dai normali livelli di fondo naturale».

Rimane comunque alto il timore nell’area interessata dal terremoto, dove non è possibile escludere l’arrivo di ulteriori scosse, e la presenza di un impianto nucleare in zona certo non si annovera tra gli elementi rasserenanti.