Parte la campagna per raddoppiare l’avvio a riciclo di acciaio e alluminio

Revet, Ricrea, Cial e Sei Toscana insieme per centrare l’ambizioso obiettivo nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena

[8 Aprile 2014]

Si alza vertiginosamente l’asticella degli obiettivi per quanto riguarda l’avviamento a riciclo degli imballaggi in acciaio e alluminio, che nel 2013 ha raggiunto rispettivamente quota 605 tonnellate e 120 tonnellate. Per le province di Arezzo, Grosseto e Siena l’obiettivo dichiarato del 2014 è nientemeno che il raddoppio. Per raggiungere la meta, già da questi giorni parte una campagna di comunicazione – presentata oggi a Siena – che vuole veicolare un messaggio molto semplice: tutti gli imballaggi in acciaio e in alluminio devono essere conferiti nei contenitori del multimateriale, in questo modo il gestore sul territorio, Sei Toscana, potrà raccoglierli e farli arrivare negli impianti di selezione di Revet, dove un modernissimo impianto è in grado di separare le singole tipologie di imballaggi e di preparare balle omogenee di materiali che saranno infine avviate a riciclo dai rispettivi consorzi nazionali di filiera (Ricrea per l’acciaio e Cial per l’alluminio).

La raccolta, la selezione e il trattamento per l’avvio a riciclo degli imballaggi in acciaio e alluminio – latte e lattine per bevande, scatolette e vaschette metalliche, fusti e barattoli, tappi e coperchi, capsule, tubetti e fogli sottili in alluminio – permettono il recupero di nuova materia prima e garantiscono un elevato risparmio energetico e una conseguente riduzione di emissioni serra. E gli obblighi europei che indicano un obiettivo di almeno il 50% di riciclo ci impongono di far meglio di quanto riusciamo oggi a realizzare.

«Nel proprio stabilimento di Pontedera e in quelli satellite, Revet seleziona e prepara per il riciclaggio gran parte degli imballaggi in plastica, vetro, acciaio, alluminio e poliaccoppiati raccolti in Toscana – ha spiegato il presidente di Revet, Valerio Caramassi – Per quanto riguarda i metalli ci sono ampi margini di miglioramento ed è un peccato non raccoglierne di più, perché è interamente riciclabile in fonderia e per i cittadini si tratta semplicemente di mettere l’imballo in acciaio insieme agli altri imballaggi del multimateriale anziché nell’indifferenziato, senza alcuno sforzo in più».

La filiera di riciclo di acciaio e alluminio è infatti estremamente virtuosa perché il consumo energetico delle fonderie che riciclano questi imballaggi è molto inferiore a quello necessario a lavorare la materia prima, senza contare i costi (determinanti) di estrazione, di trasporto e il consumo delle risorse naturali.

«Dopo il successo della campagna di comunicazione realizzata l’anno scorso per il Nord della Toscana, che ha portato un notevole incremento delle percentuali di raccolta ed avvio a riciclo conseguite in questa zona, grazie al contributo di Revet, nostro partner oramai da alcuni anni – ha detto il direttore generale del consorzio RICREA, Federico Fusari – siamo felici di proporre nel 2014 la medesima esperienza anche presso i comuni gestiti da Sei Toscana. La scelta di diffondere nuove modalità di raccolta ci trova assolutamente in sintonia e rappresenta quanto di più efficace possa essere scelto in termini di flussi di recupero ed ottenimento di raccolta differenziata di qualità, vera sfida per il futuro. Oltre a ciò, la soluzione identificata di sviluppare nella maggior parte delle regione Toscana questa metodologia, facilità senz’altro il cittadino ad un corretto conferimento dei rifiuti di imballaggio, riducendo al minimo il rischio di errori».