Piombino, reindustrializzazione e tutela dei lavoratori: dal sindaco il punto della situazione

La risposta del primo cittadino alla lettera aperta delle associazioni

[21 Agosto 2015]

Prima una lettera aperta al sindaco di Piombino Massimo Giuliani da parte delle associazioni Restiamo Umani, Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro, Lavoro, salute e dignità e Legambiente dove sollecitano misure a tutela dei lavoratori in difficoltà. Poi la risposta dello stesso sindaco, che ha spiegato il lavoro, tuttora in corso, da parte dell’amministrazione con gli altri livelli istituzionali e le misure già attive o in discussione.

«Mi sono sempre dimostrato vicino ai lavoratori, impegnandomi anche in prima persona, per sollecitare i vari livelli di governo, perché il processo di reindustrializzazione dell’area di Piombino venisse affrontato direttamente nella nostra città. Non è un caso che la cabina di regia, che vede la partecipazione attiva anche di sindacati e associazioni di categoria, abbia qui il suo centro e si stia attivando da mesi per assicurare il rispetto dei tempi in questo processo e per assicurare, in questa fase di passaggio, l’erogazione degli ammortizzatori sociali a tutte le imprese, comprese quelle dell’indotto. Rimane alta la nostra attenzione alle vertenze aperte nel nostro territorio».

Il sindaco poi ha voluto aggiungere in merito all’opera di interlocuzione con le banche del territorio per misure che vadano a sospendere i mutui in corso per cassaintegrati e disoccupati. «Già a partire dallo scorso ottobre abbiamo lanciato un appello alle banche del nostro territorio affinché venissero adottate misure anche a favore dei lavoratori in difficoltà, richiedendo quella del blocco dei mutui per coloro che hanno perso il lavoro o che sono in cassa integrazione. Richiesta a cui dopo le prime risposte positive da parte del mondo bancario, auspico sia rilanciata a breve nell’ambito di un protocollo d’intesa».

«Altra tipologia di intervento – ha proseguito il primo cittadino – è quella relativa alla nostra adesione al costituito fondo sociale di 600mila euro (che può arrivare fino a 800mila euro) assegnato ai distretti sociali del nostro Ambito, l’Ato5 – Toscana Costa. In questo modo molti cittadini meno abbienti hanno potuto fare domanda per il pagamento delle bollette del servizio idrico. Le domande, da parte di 23 famiglie, sono state accolte. Sarà Asa ad erogare loro l’importo oggetto della richiesta. Aggiungo che il fondo sarà riconfermato anche il prossimo anno».

Il sindaco ha poi ribadito l’impegno dell’amministrazione sul versante dei contributi agli affitti e del blocca sfratti. «Per entrambe le misure ho sollecitato, assieme ai sindaci dei comuni di San Vincenzo e di Cecina, la Regione Toscana per l’invio dell’importo restante per l’anno 2014, ottenendo risposta positiva. In merito ai contributi al canone di locazione relativi allo scorso anno sono stati spesi oltre 334mila euro di cui 98 mila erogati dal comune. Per il blocca sfratti 2015, oltre ai 43 mila euro erogati dalla Regione il Comune ha deciso di anticipare 17 mila euro, in luogo di fondi di natura nazionale non ancora pervenuti».

La Giunta sta valutando pure la possibilità di stabilire un programma di riduzione delle tasse quali Tari e Tasi per i lavoratori in mobilità e i cassaintegrati in sede di variazione di bilancio. «L’idea che sta alla base della proposta – ha continuato Giuliani –  è quella di permettere, per quanto ci è possibile, un abbassamento della pressione fiscale nei confronti delle fasce di reddito medio basse. I nostri uffici stanno già calcolando i costi di queste misure in modo da permetterci una valutazione complessiva».

Misure che vanno a sommarsi ai 17mila euro con il fondo comunità educante, riconfermato nel 2015, e che consiste nei rimborsi spese dati alle madri lavoratrici per la partecipazione dei figli ai campi solari. A queste si aggiungono gli assegni di maternità, solo per le madri lavoratrici, e quelli per i tre figli minori, erogati per le famiglie in condizioni di disagio economico. Entrambi sono erogati dall’Inps tramite il Comune.

Infine il sindaco ha aperto ad un nuovo momento di discussione, sebbene in sede consiliare. «Sono disponibile a convocare un consiglio comunale tematico, aperto ai cittadini e al quale siano invitati gli altri sindaci dei comuni della Val di Cornia». Nella lettera aperta, le associazioni firmatarie si sono a lungo soffermate di una politica industriale integrata per la siderurgia, legando tra loro le criticità e potenzialità del comparto a livello nazionale, e che (anche) in loco non può prescindere da valutazioni integrate di sostenibilità economica, sociale e ambientale; quella dell’economia circolare, come già ampiamente dibattuto, rappresenta l’unica opzione percorribile. Sul territorio le basi ci sono, e da tempo: è necessario ora saperle mettere a frutto.