Sanremo è diventato verde: Diodato da Festambiente a Sanremo. Il Clean Beach Tour di Pelù. I Pinguini tattici nucleari col Wwf

Legambiente: «Abbiamo fatto un bellissimo rumore con Diodato e Pelù, adesso a lavoro per la 71esima edizione plastic free»

[10 Febbraio 2020]

Lo staff di Festambiente torna da Sanremo con «l’orgoglio di aver portato l’ambientalismo nella cattedrale della musica. Con la vittoria di Diodato, artista di grande pregio e sensibilità, vince anche il festival nazionale di Legambiente che la scorsa estate lo ha visto protagonista del primo Concerto per il clima con Daniele Silvestri. Trionfo anche per Piero Pelù che ha raggiunto il quinto posto della classifica e un successo di pubblico unico, festeggiando i suoi quarant’anni di carriera in maniera gigante».

E il Wwf si complimenta con i Pinguini Tattici Nucleari, «non solo per il bellissimo risultato raggiunto al 70esimo festival di Sanremo, dove si sono classificati terzi, ma perché anche in questa occasione non si sono dimenticati della natura e hanno dimostrato come insieme si possa fare molto».

Se è vero che il Festival di Sanremo rispecchia l’immagine, le paure e i desideri dell’Italia, la 70esima edizione è stata all’insegna del verde: «Ha aperto le porte all’ecologia, portando sul palco dell’Ariston battaglie urgenti e irrimandabili come la lotta ai cambiamenti climatici e alle plastiche nei mari, questioni dirimenti per il futuro del nostro Pianeta – dicono a Legambiente – Non solo: Diodato ha dedicato la vittoria a Taranto, accendendo nuovamente i riflettori sulla grave situazione ambientale in cui versa la città e chiedendo con forza di fare rumore e pretendere rispetto dei diritti dei cittadini e dell’ambiente». E al dramma dell’ex Ilva è dedicato anche il bano “Il gigante d’acciaio”, portato sul palco del Festival da Gabriella Martinelli, tarantina di nascita, in coppia con Lula.

A parlare di ambiente, terzi arrivati tra i big con il brano Ringo Starr, sono stati anche i Pinguini Tattici Nucleari e il Wwf sottolinea che «Proprio nella settimana in cui tutti i riflettori sono stati puntati sulla kermesse infatti, la band, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, ha scelto di mettere a disposizione visibilità e attenzioni per sensibilizzare il pubblico su un tema così importante e attuale. Tramite Wwf Italia i ragazzi hanno adottato 100 pinguini imperatore in Antartide per regalarli ai compagni di viaggio dell’avventura Sanremese, un gesto simbolico per contribuire a proteggere una specie ad alto rischio di estinzione». Poi i certificati di adozione, in cui ogni pinguino adottato porta il nome del suo nuovo “genitore” sono stati consegnati agli artisti in gara, generando momenti indimenticabili di stupore e meraviglia.

Il Wwf ricorda che «Oggi, in Antartide si contano solamente poco meno di 50 colonie di pinguini imperatore, composte da circa 270-350.000 individui. Alcune colonie di pinguino imperatore si sono dimezzate negli ultimi 30 anni, a causa della scomparsa di circa il 60% della banchina di ghiaccio dove vivono le colonie. Con l’attuale trend di aumento della temperatura globale si teme per la sopravvivenza di questa specie nel prossimo futuro. Il rischio di estinzione per il pinguino imperatore è dunque davvero alto, ei fondi raccolti con le adozioni saranno utilizzati da WWF Italia per la creazione di una rete di aree marine protette, di progetti di pesca sostenibile e per la lotta costante alla riduzione dei cambiamenti climatici. Prosegue così l’impegno con Wwf Italia, iniziato già in occasione del lancio dell’album Fuori dall’hype con un’iniziativa dedicata ai fan, quando ad ogni pinguino adottato il gruppo regalava biglietti per i live.

Per Legambiente è accaduto quello che l’associazione predica da anni: «Con la musica si può cambiare il mondo. Bene dunque l’invito del ministro dell’ambiente Sergio Costa rivolto al servizio pubblico televisivo Rai a trattare “con coraggio e diffusamente il tema del cambiamento climatico e più in generale della conservazione dell’ambiente e della biodiversità” e bene anche l’impegno rilanciato dal consigliere Rai Riccardo Laganà, che ha chiesto ai vertici dell’azienda di “costruire uno spazio di riflessione sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità durante l’ultima puntata del Festival di Sanremo 2020”, accolta dal direttore artistico Amadeus».

Tutte queste sollecitazioni hanno trovato casa a Sanremo e gli organizzatori del festival nazionale di Legambiente dicono che «Quello raggiunto è solo il primo di una lunga serie di traguardi. All’orizzonte, oltre al rafforzamento della rete dei festival Amici dell’ambiente (tra gli altri, ne fanno parte attiva Arezzo Wave, Umbria Jazz, La notte della Taranta, Cous Cous Fest, Sponz Fest) e alla trentaduesima edizione di Festambiente (dal 12 al 16 agosto a Rispescia – Gr), l’inizio di un percorso finalizzato a deplastificare la settantunesima edizione del Festival di Sanremo».

Per ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente e direttore artistico di Festambiente, «L’affermazione di Diodato rappresenta per la nostra associazione un motivo di orgoglio. Con la sua vittoria, unita al grande impegno del nostro Piero Pelù che con il suo Clean Beach Tour ha sensibilizzato il pubblico nei confronti del tema del marine litter, siamo riusciti a contaminare il festival di impegno sociale e ambientale come mai era accaduto prima. Dedicare la vittoria a Taranto significa guardare dritto negli occhi il futuro e lanciare un messaggio forte e chiaro: c’è solo una parte in cui stare ed è la parte giusta. La salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente sono temi prioritari. E Diodato dal palco dell’Ariston ha ricordato che il momento di scegliere e agire è adesso. E proprio di Taranto Diodato ha parlato anche la scorsa estate a Festambiente in occasione della sua partecipazione al primo Concerto per il clima in cui ha letteralmente stregato il pubblico, dimostrando un talento raro e prezioso. Tra l’altro, con Michele Riondino e Roy Paci, Diodato è direttore artistico di Uno maggio Taranto, l’evento organizzato dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, costituito da operai Ilva, disoccupati, precari, studenti, professionisti e cittadini e formatosi nel 2012 dopo il sequestro degli impianti inquinanti del siderurgico, che come Festambiente trasforma la musica in un veicolo di festa, informazione e sensibilizzazione. E proprio all’Uno maggio Taranto e ai suoi direttori artistici chiederemo di entrare a far parte della rete dei festival Amici dell’ambiente per dimostrare che unendo le forze e facendo rumore sarà davvero possibile cambiare le cose».

Gentili conclude: «Il 2020 è stato l’anno in cui per la prima volta il Festival di Sanremo si è tinto dei colori dell’ambientalismo. E se l’obiettivo è quello di far diventare la kermesse una delle punte di diamante della rete dei festival Amici dell’ambiente, lavorando affinché dal prossimo anno sul palco dell’Ariston ci siano sempre più ecologia e sempre meno plastica usa e getta, l’appuntamento è a Festambiente dal 12 al 16 agosto in Toscana con il più grande evento ecologico della Penisola che quest’anno vedrà tutti gli artisti che si esibiranno sul Palco per il clima Uniti per il Pianeta».