Quando l’arte riflette sulla sostenibilità, è tempo di Ecoismi

[25 Luglio 2014]

Quando il linguaggio dell’arte contemporanea vuole riflettere sui temi della sostenibilità, della salvaguardia ambientale e della preservazione del territorio,è tempo di Ecoismi. Il progetto, giunto alla terza edizione, vive attraverso le opere di artisti, architetti e designer provenienti da tutto il mondo che hanno dato vita a un percorso esplorativo multi-sensoriale costituito da dodici installazioni site-specific realizzate nell’area del Parco Naturale dell’Isola Borromeo a Cassano d’Adda, a pochi chilometri da Milano (aperto fino al 28 settembre).

“Habitat, ri-generazione, Memoria” è il tema di grande respiro attorno ai quali  i giovani artisti sono stati invitati a confrontarsi attraverso la loro libertà espressiva, sensibilità e progettualità.

L’evento è curato da Ylbert Durishti e i giovani creativi di quest’anno sono: Colla (Napoli, Italia), Davide Fadda (Sassari, Italia), Federica Venier (Modena, Italia) Ilaria Giulia Mafessoni e Riccardo Lovatini (Pozzuolo Martesana, Italia) Lasha Makharadze (Spagna/Georgia), Lee Brady (Sheffield, Inghilterra), Li Jiang (Cina/Italia), Noy Jessica Laufer (Israele/Italia), Emanuele Panzarini (Padova, Italia) Publink (Italia/Francia), Veronica Menegolo e FabioCortesi (Milano, Italia), Justin Tyler Tate (Finlandia/Canada).

Giuria

Gli artisti sono stati selezionati da una giuria che vede la partecipazione di noti esponenti del panorama artistico contemporaneo, Adrian Paci, artista, Giacinto Di Pietrantonio, direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e professore all’Accademia di Brera, Filippo De Filippi, docente e coordinatore del dipartimento di Design dell’Accademia di Brera. Hanno fatto parte della giuria anche Ylbert Durishti, curatore dell’evento, Giuseppe Petruzzo, direttore dell’Ecomuseo Adda di Leonardo e due rappresentanti del comune di Cassano d’Adda, Aristide Caramelli, presidente del consiglio comunale e Arianna Moreschi, assessore alle politiche giovanili.

Le opere in mostra

Palafrutta di Publink (Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi e Maria Zanchi) é una scultura interattiva che facilita l’esperienza del “salire sull’albero”, per cogliere i frutti o per sperimentarlo da nuovi punti di vista. Sempre in legno è realizzata da Justin Tylor Tate l’installazione architettonica Boardwalk Empire, una “passeggiata elevata”, in cui lo spettatore è portato alla rottura delle regole dalla negazione di un facile accesso.

Il progetto Take your time di Emmanuele Panzarini nasce come una esperienza di ri-generazione, vuole essere un percorso interiore che ogni visitatore potrà compiere interagendo con l’opera stessa. Anche Sound mailbox di Lasha Makharadze è incentrato sulla partecipazione del pubblico, la sua opera intende rendere visibile l’invisibile, ovvero l’inquinamento prodotto dalle onde elettromagnetiche.

L’intenzione di Giulia Mafessoni e Riccardo Lovatini con Cocoon è di creare un’installazione che “protegge” dal mondo esterno, per concentrare l’attenzione su noi stessi e verso l’ambiente circostante.

Il progetto Endemismi Globulari di Davide Fadda, è composta da delle architetture modulari al cui interno sono presenti piante provenienti dall’ecosistema dell’Adda.

La memoria è profondamente connessa sia a Iter Taraxacum di Federica Venier, che ci introduce alla tematica del ricordo di un gesto infantile e ci invita a riflettere sulla collaborazione tra uomo e natura, sia al progetto di Colla (Marco Bencivenga, Matteo Nativo) Tubodiffusione di memorie sonore che sviluppa il tema della condivisione della memoria sonora come mezzo di espressione personale.

La scultura Corridoio inclinato di Lee Brady è un corridoio massiccio posto su un’inclinazione, in cui lo spettatore è invitato a camminare, che manovra il modo gli esseri umani si comportano. Mentre Human Refuge di Veronica Menegolo e Fabio Cortesi evoca un susseguirsi di costole umane, riprodotte in una dimensione tale da permettere al fruitore di entrarvi e di trovarvi rifugio e protezione.

Noy Jessica Laufer è l’autrice di L’ombra l’hanno inventata gli alberi, un’installazione che utilizza degli ombrelloni da spiaggia per ricreare l’ombra, essi formano una piccola spiaggia, luogo privilegiato di osservazione e riparo. Anche il progetto del giovane artista cinese Li Jang Tavolo per Tavola riguarda la creazione di un luogo ideale di partecipazione e condivisione.

Ciascuno di loro ha sviluppato il tema secondo una propria declinazione specifica, in una molteplicità di sfumature e ricerche che vanno dalla questione della memoria privata o collettiva alla condivisone e riattivazione dello spazio pubblico, dalle  tematiche sull’inquinamento elettromagnetico alla costruzione di un luogo di contemplazione della natura circostante. Gli artisti hanno fondato la loro poetica sul riutilizzo di materiali e oggetti facendoli rinascere e reinserendoli in un ciclo che li riporta a nuova vita, dove arte e natura hanno la possibilità di rinnovare il loro mito reciproco.

Visite guidate e Workshop

Durante le giornate di work in progress sono state organizzate visite guidate per conoscere e vedere gli artisti durante la realizzazione delle opere, da mercoledì 11 a sabato 14 giugno 2014.

Le visite guidate proseguono anche nei mesi estivi organizzate dal gruppo Guide di Cassano d’Adda.

Inoltre ECOISMI 2014 propone un progetto didattico di divulgazione e avvicinamento all’arte, rivolto agli alunni della scuola media con dei workshop in cui vengono reinterpretate le tematiche dell’evento.